Museo del Violino di Cremona

Un’altra volta abbiamo omaggiato Cremona parlando del “suo” dolce tipico: il Torrone; abbiamo nominato anche il Torrazzo, simbolo della città. Completa la trilogia delle T cremonesi il richiamo ad uno degli attori italiani più bravi di sempre: Tognazzi. E aggiungiamo d’ufficio anche l’inossidabile “Tigre di Cremona”, dalle vocalità inconfondibili. Ma a dare lustro al Comune già secoli fa, quando la cultura di massa ancora doveva pervadere tutto, fu un pugno di maestri liutai dai nomi altisonanti. Stradivari, Guarneri, Amati… sono tutti raccontati al Museo del Violino, assieme alla storia dello strumento nelle varie epoche, tecniche e materiali utilizzati che resero Cremona un polo di eccellenza nella produzione di strumenti ad arco, che ancora oggi continua ad essere un faro dell’artigianato musicale nazionale e internazionale.

Bussana Vecchia

L’arte e la cultura sono due fattori potenti e ineguagliabili per l’immagine e l’attrattiva di un luogo. Prendete Sanremo, ad esempio. No! Lasciate perdere il Festival, il Teatro dell’Ariston, le scenografie dei fiori e anche il casinò! Spostiamoci più in alto, a Bussana Vecchia, un pittoresco borgo che affaccia sulla Riviera di Ponente e che ha vissuto più di cent’anni di solitudine. Abbandonato dopo un tragico terremoto, fu negli anni Sessanta che un gruppo di artisti (capitanati dall’eclettico Clizia) cominciò a ripopolare il borgo, infondendo nuova linfa sociale e un’atmosfera deliziosamente hippie. L’arte, quando non è creazione, riesce ad essere resurrezione.

Il ''Frankenfish'' a Bacoli

Probabilmente è seguendo questa linea che l’artista scultore Vincenzo Maione ha creato il suo personale “Frankenfish”! Un po’ diverso dal letale mostro di Frankenstein, protagonista del romanzo di Mary Shelley. l’opera però vuole essere un omaggio proprio a questa scrittrice, che spese parole entusiaste sui Campi Flegrei ed il lago d’Averno durante un suo soggiorno all’epoca. L’installazione, composta con materiale organico recuperato sul posto, si trova al Giardino dell’Orco (sic!) a Bacoli; sembra partorita dalla terra dove poggia e rappresenta un raro esempio di “gotico mediterraneo”.

Fiocchi di luce ad Asiago

Rimbomba di scintille il terso cielo di Asiago, dove maestri fuochisti si sfidano in una originale tenzone pirotecnica dal sapore internazionale. Tre imprese concorrenti (una italiana, una spagnola ed una russa) dovranno dimostrare la propria bravura abbinando coreografie di razzi e mortaretti a celebri brani di musica italiana; in una seconda manche invece la musica da “sparare” dovrà essere del proprio paese. I fiocchi di luce che riverberano sulle candide distese dell’altopiano sono una meraviglia per gli occhi, in un surreale contesto di fuoco in cielo e neve a terra.

L'astronauta Paolo Nespoli a Casarano

Anche a Casarano è stato sparato un razzo, ma stavolta i fuochi artificiali non c’entrano. Si tratta di un piccolo missile dal beneaugurante nome di “Initiator”, messo a punto dai piccoli alunni di un istituto comprensivo alla presenza dell’astronauta Paolo Nespoli. L’uomo venuto dalle nuvole ha affascinato i ragazzi con la sua storia, sensibilizzando sul sottovalutato problema dell’inquinamento luminoso, responsabile di nasconderci la luce buona delle stelle.

Alessandro Innocenti festeggia un secolo di vita a Prato

Per chiudere, parliamo di Alessandro Innocenti.
Alessandro Innocenti è un arzillo vecchietto dal sorriso contagioso e dallo sguardo vispo.
Alessandro Innocenti emana un portamento ed una cordialità d’altri tempi.
Alessandro Innocenti ha invitato tantissimi amici nella sua casa a La Castellina di Prato.
Alessandro Innocenti ha ricevuto dal Sindaco in persona un attestato particolare.
Alessandro Innocenti, classe 1914, ha compiuto 100 anni.
Auguri Alessandro!

 
© Riproduzione Riservata
 

Nessun commento

Lascia un Commento