La città di Gallipoli ogni anno, il 2 luglio, organizza una grande festa nello spiazzale antistante l’edificio sacro, per onorare la Madonna.
Moltissime sono le persone che si recano sul posto per prendere parte alla cerimonia, giungendo anche dalle zone vicine ma pure turisti, posizionandosi intorno all’antico porto peschereccio in attesa del grande spettacolo.

A questo punto dal mare, al centro di un gioco di fiaccole, viene fatta emergere una statua in vetroresina della Madonna, di circa due metri e mezzo. Ripercorrendo in questo modo l’apparizione miracolosa avvenuta molti secoli fa.

Si narra che nel luogo dove quattro secoli fa fu costruito il santuario, ovvero nei pressi del porticciolo della città, sorgesse all’epoca una chiesetta ormai in rovina, successivamente abbattuta e sostituita da una nuova struttura, più volte distrutta e ricostruita, fino ad arrivare all’attuale chiesa.

Nata, secondo la leggenda, in un acquitrino paludoso dove crescevano numerose le canne, tra la quali i pescatori ritrovarono nascosto un telo raffigurante il volto della Madonna. Da qui il nome del santuario, attualmente uno dei più autorevoli esempi del barocco leccese.

 
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