Settimana calda sul fronte lavoro, dell’emergenza occupazione e ella crisi industriale.

A metà settimana i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo nell’area torrese stabiese paralizzano il distretto industriale in segno di protesta e rivendicano il diritto al lavoro e al salario. Nonostante le numerose vertenze aperte, in primis quella della Metalfer, della Metecno e di Officine Torresi, e dopo anni di trattative estenuanti e tavoli tecnici tra sindacati, imprenditori e delegati amministrativi, nessuno spiraglio si intravede per la classe operai torrese, ormai davvero in ginocchio. Gli operai stanchi chiedono di fare chiarezza sui reali motivi che frenano il rilancio dell’area e propongono di estromettere dalle trattative con gli organi sovracomunali i rappresentanti locali delle diverse sigle sindacali e le RSU aziendali.

A sostenere la protesta dei lavoratori c’erano numerosi esponenti dei sindacati di categoria, tra cui Carmine Albano, segretario regionale UILM Campania, che ha espresso la sua vicinanza ai lavoratori e ha ribadito la necessità di creare una piattaforma che coinvolga l’intera città per il suo rilancio industriale e sociale, per il quale è stato previsto uno stanziamento di 29 milioni di euro .

Le rimostranze dei lavoratori dell’area Tess arrivano anche in consiglio comunale, quello che avrebbe dovuto approvare diversi debiti fuori bilancio e che si risolve con una triste sospensione per mancanza del numero legale di consiglieri.

Dopo le rimostranze collettive, arrivano le proteste dei lavoratori dell’Ilva Pali Dalmine che, in cassa integrazione dall’ottobre del 2010, temono che il peggio purtroppo sia arrivato e che le loro speranze di tornare a lavorare siano sempre più una illusione. Esasperati, hanno occupato la sede dell’azienda, dopo aver inutilmente chiesto da settimane un colloquio con i proprietari del gruppo De Luca, per sentirsi smentire quelle insistenti voci di corridoio che parlano di una trattativa in corso per la vendita dei suoli, senza nessuna clausola che prevede in reintegro anche degli operai.

E mentre nelle scorse settimane l’assessore all’Ambiente, Enzo Ascione, annunciava l’estensione della raccolta porta a porta all’intera città entro fine anno, arriva secca la replica di Vincenzo Sica, amministratore delegato della Oplonti Multiservizi SpA, nonchè presidente dell’associazione politico culturale “Centro Comune”. Il commercialista non risparmia proprio nessuno e accusa l’amministrazione comunale di negligente attività di programmazione, scelte scellerate e, con dati alla mano, parla di raccolta differenziata ferma al palo.

Tra tante notizie negative, spunta finalmente una positiva: finalmente rampa Mugnai vede la posa del corrimano per permettere la risalita agevole di anziani e disabili. Ad entrare in azione, su segnalazione del consigliere Massimo Papa, sono stati gli operai della ditta che ha eseguito i lavori di restyling della rampa.

 
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