Settimane queste ultime segnate nuovamente dall’emergenza lavorativa nell’area industriale torrese stabiese.

Da un lato a lanciare l’allarme è l’associazione politico culturale Centro Comune che denuncia il fallimento del binomio Comune – Tess dopo la notizia che un’altra azienda del Polo Nautico è in odore di abbandono dell’area di via Terragneta per mancanza di infrastrutture idonee al varo delle grandi imbarcazioni. A quanto pare, l’Air Naval ha dovuto sospendere un’importante commessa del valore di 30 milioni di euro, cui non poteva ottemperare a causa dell’assenza della vasca d’alaggio e ha deciso di trasferire altrove la produzione, mettendo così a rischio le 250 unità lavorative che occupa assieme all’indotto

Dall’altro a scendere in strada e ad occupare simbolicamente l’androne di Palazzo Criscuolo sono i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo e da mesi in cassa integrazione. I mandati di pagamento relativi al primo trimestre 2011 per le attività svolte dai destinatari del sostegno al reddito per l’area Torrese – Stabiese non sono stati ancora firmati, nonostante ampie rassicurazione avute nei mesi scorsi proprio dai responsabili regionali. Così chi, tramite la Regione Campania, ha svolto piccoli lavori saltuari di utilità sociale al fine di racimolare qualche soldo e vivere dignitosamente la loro condizione di mobilità, fino ad ora non ha visto un solo euro.

A tenere banco nelle ultime settimane è stato anche il problema ambientale, sempre più sentito dai cittadini, dai giovani e dalle associazioni. Mentre l’assessore all’Ambiente,Vincenzo Ascione, annuncia l’estensione del servizio di raccolta rifiuti porta a porta “spinto” su tutto il territorio comunale e spiega i motivi dei ritardi nel servizio, l’associazione di giovani Punto Democratico promuove l’utilizzo del dissipatore per rifiuti per smaltire la frazione organica degli scarti domestici. L’apparecchio si posiziona facilmente sotto al lavello della cucina e, triturando minuziosamente gli avanzi di cibo, fa in modo che questi finiscano direttamente nel sistema fognario. E inutile dire che, trattandosi di residui alimentari, nessun rischio di inquinamento c’è per l’ambiente.

E mentre ci si interroga su come ammortizzare i costi della TARSU e migliorare il servizio, arriva la denuncia da parte della società Calcio Savoia e del delegato allo sport dell’Ente, Domenico De Vito, sulle condizioni in cui versa il piazzale antistante lo stadio Giraud, da molti considerato il fiore all’occhiello della città.

 
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