Festa dei frutti dimenticati

È necessario fermarsi un attimo, quando ci si accorge che siamo schematici, facciamo le stesse cose, ci arrovelliamo sugli stessi pensieri ogni giorno. Ci serve recuperare, con tranquillità, ricordi e sensazioni sepolte sotto la segatura quotidiana. Ri-chiamando alla mente il mondo com’era prima, anche l’aria che respiriamo ci sembra improvvisamente diversa. A Casola Valsenio una forma tangibile di questo recupero è la “Festa delle erbe e dei frutti dimenticati”. Allungate una mano sulle bancarelle ad afferrare frutti dalla forma e dal sapore nuovo, ma che in realtà viene dal passato e resiste all’omologazione del presente. Andrete in brodo di giuggiole e, già che ci siete, assaggiatelo!

Pane di Brescia

Il sapore semplice per eccellenza è quello del puro pane. Il pane è concretezza, realtà. È il frutto della fatica dell’uomo. In tante rivoluzioni si è gridato: “Vogliamo pane!”. Il pane è sacro: è il corpo di Cristo. A Brescia la fragranza del pane fresco inonda le strade, il calore dei forni addensa l’aria, grandi mani affondano con forza nell’impasto e altre mani sensibilmente lo modellano in piccole sculture. Qui, alla Festa Nazionale del Pane.

Manifestazione di disoccupati a Taranto

Pane e lavoro sono un binomio indissolubile. Ma se viene a mancare il lavoro? Manca il fondamento della famiglia, della società, della nostra Repubblica che lo glorifica nel primo articolo della Costituzione. Taranto è una meravigliosa città, sgretolata nel suo tessuto sociale ed economico dalle note vicende dell’ILVA, dalla crisi del commercio e dell’edilizia. A tutto questo si aggiunge il licenziamento di un centinaio di persone da parte di una multinazionale del settore energetico. L’avvicinarsi del Natale carica di uno strazio maggiore la vicenda… e fa male vedere passare per strada un corteo dove i bambini chiedono amaramente a Babbo Natale, scrivendolo su uno striscione, lavoro per i propri genitori. Sperando che lo legga, chiunque egli sia.

Mongolfiere a Matera

Come spiegarlo, il fascino di una mongolfiera? Sarà la sognante attrazione che proviamo per le cose che volano, il desiderio di volare con loro, scoprire come si vede il mondo da lassù. Come quando da piccoli un palloncino ci scivolava dalle mani e restavamo a guardarlo imbambolati finché spariva dalla vista. Forse qualcuno di quei palloncini di allora è cresciuto nel frattempo ed è atterrato al Balloon Festival di Matera. La Città dei Sassi si candida a diventare un polo produttivo di mongolfiere in Italia, convertendo le risorse di un traballante settore del mobile, e punta inoltre ad essere scelta come Capitale della Cultura Europea per il 2019. Quante cose succedono se si rivolge lo sguardo all’insù!

Rally di Roma

Se è fantastico librarsi in volo, non è da meno farsi prendere dall’emozione della velocità, dalle scariche adrenalina che si spandono tra l’effluvio e il ruggito dei motori. A Roma 48 vetture si sono date battaglia per tutti i 1500 metri del percorso preparato per il Rally della Capitale. Non è la Formula 1: qui corrono auto potenti, ma “normali”. L’apparenza così aggressiva, assieme i piloti inguainati in tute come supereroi, trasmettono la vibrazione di una sola volontà: correre più veloce di tutti.

Motoraduno a Campagnano di Roma

Poco distante, a Campagnano di Roma, le ruote passano da quattro a due. Una cinquantina di centauri, membri del Motornamo, omaggiano con un motoraduno la memoria di chi non c’è più. Per Andrea Murgia braccia possenti impugnano saldamente le manopole dello sterzo e danno gas, mordendo l’asfalto e inseguendo partecipi una particolare scia nel cielo…

 
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