La ''Turandot'' all'Arena di Verona

Nessun dorma!” è l’imperativo che il “Principe ignoto” lancia a mo’ di sfida a tutta la città di Pechino e, direttamente, alla bella e sanguinaria principessa regnante. Se prima dell’alba il nome dello straniero non sarà scoperto, ella dovrà sposarlo contro il suo volere. Una favola atipica, esotica, oggi diremmo “per adulti”. Ma la Turandot di Giacomo Puccini è uno dei capolavori del repertorio operistico mondiale e di certo non occorre essere melomani incalliti per conoscerla: chi non ha, almeno una volta nella vita, urlato contro il cielo (o sotto la doccia):

- “all’alba vincerò… vinceròòò… vin-ceeeee-ròòòòòòòò!!!” – ?

L’ultima opera (purtroppo incompiuta) del maestro lucchese è stata la punta di diamante del 90° Festival Lirico dell’Arena di Verona.

Rassegna ''E le stelle stanno a guardare''

Assistere ad un opera nel tempio della lirica in una notte estiva è un evento memorabile. Si ha davvero l’impressione che anche le stelle stiano a guardare. Per rimanere in tema di arti sceniche, “E le stelle stanno a guardare” è proprio il titolo della rassegna che si tiene nello splendido borgo medioevale di Apricale. Qui la compagnia del Teatro della Tosse di Genova ha inscenato una rappresentazione teatrale sul tema dei sette vizi capitali. La natura itinerante dell’evento cattura l’attenzione senza mediazioni strutturali: la piazza è il palcoscenico; gli spettatori sono coinvolti in un incontro-confronto con gli attori; crollano tutte le “quarte pareti” e si rinnova una magia che solo il teatro sa innescare.

Balloon Ferrara Festival

Se le stelle avessero poi spostato i loro occhi anche sopra Ferrara, avrebbero notato l’avvicinarsi di strani oggetti dalle forme simpatiche, multicolori e dai movimenti leggeri. Nessuna di loro è mai salita così in alto da sfiorare gli astri, ma chi c’era al Balloon Ferrara Festival giura che erano bellissime lo stesso. Quando da bambini sognavamo di fare il giro del mondo non sognavamo certo di farlo in aereo, ma nel cesto di un grande pallone a spicchi colorati. Il corollario del Festival prevede tanto altro (da un simulatore di volo a diverse aree sportive), ma la maggior parte del tempo la si passa con il naso all’insù.

Il bestiame ritorna dall'alpeggio

Dopo aver passato tutta l’estate lì, in alta quota… quando iniziano ad accorciarsi le giornate e le prime avvisaglie dell’autunno bussano alla porta girevole delle stagioni… è tempo di affrontare una lenta discesa verso la base. Parliamo ancora di mongolfiere? Nient’affatto! Parliamo di bestiame che torna a valle dopo il benefico periodo di alpeggio. Nel Trentino questo evento prende il nome di “desmontegada” ed è accompagnato spesso da feste tradizionali. Una delle più famose e affollate è quella di Predazzo.

Museo della liquirizia ''Giorgio Amarelli''

Il fascino delle tradizioni tramandate fino a noi consiste nel riportarci con la mente a tempi diversi da quelli ipertecnologici di oggi. Altri ritmi, altre sfide da affrontare, altri modi di ingegnarsi incorniciati in una solida ritualità. Un gran pezzo di storia (e di valori di quei tempi) è possibile trovarlo sulla costa ionica calabrese, precisamente all’altezza di Rossano. Proprio in questo comune è situata la ditta della famiglia Amarelli, produttori di liquirizia dal 1731. Nell’arco di quasi tre secoli la famiglia ha sempre mantenuto ben strette le redini della fabbrica e la ricchezza della propria esperienza ha incentivato la fondazione dell’unico museo al mondo dedicato alla liquirizia: un importante pezzo di storia sottratto all’erosione costante del tempo.

Istituto Italiano per gli Studi Filosofici

La stessa felice sorte potrebbe però non toccare ai 300mila volumi della Biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli. Un patrimonio di cultura messo faticosamente insieme negli anni dall’ex avvocato Marotta, una personalità che per sostenerlo ha sacrificato tutto della sua vita. Purtroppo alcune vittime illustri della crisi economica di questi anni appartengono proprio al settore culturale e la collezione, che vanta pezzi unici, è finita sotto sfratto e la sua destinazione è più che incerta. Molte sensibilità si stanno attivando affinché questa preziosa eredità non si disperda, naufragando nell’indifferenza.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (1)

Lascia un Commento