Sand Nativity - Jesolo

Nel lavoro, che sia esso l’occupazione quotidiana più dura o un’attività di estro e fantasia, può esserci poesia? Bell’interrogativo che spesso aleggia nella mente di tutti quelli che a un certo punto della loro giornata cercano un significato, una ragione che li spinga a proseguire con più entusiasmo e convinzione ciò che si è interrotto per un istante.

Tra le tante risposte, quella di un mostro sacro della musica di tutti i tempi come Bob Dylan sembra indicare la strada giusta: “Per essere un poeta non è necessario scrivere. Ci sono poeti che lavorano nelle stazioni di servizio”.

Operazione più semplice e immediata è riscontrare un che di poetico in una scultura fatta di sabbia e acqua che ritrae i personaggi tradizionali del presepe. Uno spettacolo riservato ai visitatori di Sand Nativity, speciale mostra a scopo benefico che raduna a Jesolo dieci scultori provenienti da tutto il mondo.

mulino ad acqua - Loro Ciuffenna

Nelle loro mani 1500 tonnellate di sabbia sono diventate opere d’arte, tra cui una in particolare viene dedicata ogni anni ai portatori di Pace.

Da altre mani segnate dalla fatica e dal tempo spesso non escono opere d’arte ma qualcosa di altrettanto importante per la vita degli altri: il pane quotidiano.

Quella che esce dal mulino ad acqua che a Loro Ciuffenna sfrutta la corrente dell’omonimo torrente, non è comune farina utilizzata per il nostro pane: dentro c’è l’anima macinata delle castagne che arrivano dalla montagna del Pratomagno.

E’ l’oro bianco che il Mugnaio ricava con gli stessi metodi di un secolo fa, cui altre mani danno forma e sapore di castagnaccio e polenta di castagne.

Presepe vivente di Pollena

Duemila e rotti anni fa si lavorava in condizioni molto più umili e soltanto la luce soprannaturale di una Nascita tanto agognata avrebbe reso più sopportabile quegli sforzi.
Il battere incessante del fabbro, i colpi secchi del macellaio, i tagli cadenzati del falegname.

Suoni e immagini di vita quotidiana ricreati nel Presepe vivente allestito tra i vicoli dell’antico borgo di Pollena Trocchia.

In questa caratteristica cornice 150 figuranti in costume si dividono tra vecchi portoni e antiche cantine, impegnandosi, attraverso l’associazione culturale “Liberi pensieri” a tenere in vita una tradizione intrisa di spiritualità e storia locale.

Craco vecchio

Ne hanno di storia da raccontare i mattoni tagliati con sapiente maestria dagli artigiani materani che con il loro lavoro, tramandato di generazione in generazione, hanno costruito quel gioiello inimitabile che è Craco Vecchio.

Storia federiciana. Storia contadina. Storia del cinema. Un patrimonio che la moderna Craco ha ereditato assieme a un paese fantasma dove l’incuria dell’uomo ha spento le voci dei bambini che giocano e lo scalpiccio degli asinelli che tornano alla loro stalla dopo il lavoro dei campi.

Regna il silenzio unito all’incubo costante di veder cadere giù uno dei luoghi di maggior fascino della Basilicata e non solo.

Cioccofest 2012

Il lavorar m’è dolce per chi fa ricorso alla fantasia più sfrenata per rendere ancor più invitante un alimento che di per sè non ha certo bisogno di una “bella veste” per valorizzare l’irresistibile sostanza che racchiude.

Sono gli artisti pasticceri che al Cioccofest hanno presentato il cioccolato nelle più svariate forme: dagli oggetti d’uso domestico a capi d’abbigliamento come le scarpe, siano esse decoltè o da ginnastica.

“Con la parola alla gente non si fa nulla. Sul piano divino ci vuole la grazia e sul piano umano ci vuole l’esempio” Questa bellissima riflessione di don Milani richiama un lavoro assai prezioso e difficile, che richiede tempo, costanza, tenacia.

Doti richieste a chi lavora “per credere nel bene degli altri” come gli istruttori della Palestra Maddaloni, avamposto di legalità nella martoriata terra di Scampia, a Napoli.

Palestra Maddaloni a Scampia

Ai ragazzi del quartiere e delle scuole della provincia viene offerto un valido esempio – nel significato indicato da don Milani – di come si può scegliere di far parte dell’unico vero clan, la società civile, unito da regole e valori comuni e in ciò antitetico alla dimensione mafiosa.

L’esempio è quello di Piero Maddaloni, famoso judoka e oro olimpico a Sidney 2000, cresciuto nella difficile periferia napoletana.
A lui e ai suoi successi guardano con ammirazione e speranza i tanti ragazzi che scelgono la strada dello sport per riscattarsi da una triste realtà.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (12)


  1. sempre molto interessanti, bravi tutti ^_^


  2. grazie Marcello, per aver usato una mia foto e inserito il mio fotoreportage nei migliori di gennaio; e complimenti per l’articolo e a tutti i fotoreporter inseriti in esso!


  3. @Vincenzo: grazie mille per i complimenti, ma il merito della segnalazione spetta a tutti i colleghi fotoreporter che hanno votato il tuo fotoreportage sul presepe di Pollena, indicandolo tra i migliori di gennaio. :-)


  4. grazie Marcello – come sempre complimenti per la maestria con cui riassumi i fotoreportage del mese, riuscendo sempre a far esaltare la parte più interessante degli articoli. ;) :clap clap clap


  5. Come sempre eccezionale! :)


  6. Che bello Marcello ! perchè non pubblicchi qualcosa che riassume tutti i tuoi interventi con i Reportage nominati dell’anno 2011 .Un book : Reportage 2011 commentati da Marcello Di Sarno :-)


  7. Grazie, Marcello, per le tue parole colme di saggezza nel commentare le belle immagini dei nostri foto-reporter!


  8. @Diana: grazie mille per gli applausi e la “maestria”

    @Rosy: e tu sempre generosa nei complimenti

    @Marivodo: ti ringrazio per la stima, Dominique, ma mi sento imbarazzato dall’idea del libro. L’idea però di una pubblicazione sui fotoreportage non sarebbe male…una sorta di annuario con le vostre immagini. Vediamo che si può fare

    @Peiro: mitico Giovanni, il tuo entusiasmo è il sale di tutto

    @Kris: io conosco una persona veramente saggia che si preoccupa del bene della propria città e non rimane indifferente alle cose che non vanno, giusto? ;-)


  9. Se ogni cittadino si comportasse saggiamente, il mondo non andrebbe alla deriva!


  10. Buona sera,

    Per prima cosa complimenti a tutti i selezionati.
    Un grazie sincero ai Réporters che hanno segnalato e votato per il Réportage di Sand Nativity.

    Non per ultimo un grazie a Marcello per come sa presentare i Réportages selezionati, eccezionale e ricco di significato l’esempio della frase di Bob Dylan che mi permetto di riportare:

    “Per essere un poeta non è necessario scrivere. Ci sono poeti che lavorano nelle stazioni di servizio”.

    Un caro saluto a tutti

    Maurizio


  11. Davvero belli questi fotoreportage, complimenti a tutti i reporters e a Marcello che ha scritto così bene l’articolo!!!

Lascia un Commento