Comincia un nuovo anno di Notizie. Mese per mese, in questa sorta di compendio, verranno presentati i fotoreportage più votati tra quelli proposti dai nostri fotoreporter, quindi le “vette” della nostra sezione dedicata al community journalism.

Valle del Re

A proposito di vette, cominciamo da una maestosa. Chi si trovasse a passare dalle parti di Crissolo, sull’arco alpino occidentale, non perda l’occasione di essere introdotto alla corte del Re di Pietra. Sua maestà Monviso, dall’alto dei suoi 3841 metri di statura aleggia austero su un reame di indicibile bellezza, da cui origina la sua “lunga mano” che andrà diramandosi su un bel pezzo d’Italia, prima di sfociare nell’Adriatico. Tutto intorno panorami mozzafiato, resi ancora più spettacolari dall’aria tersa e pungente che rende i colori più nitidi e “veri”. Cercateli con la luna piena e ammiratela rischiarare il candido mantello del sovrano.

Fiaccolata a Santa Fiora

Dalle Alpi scendiamo agli Appennini Centrali, precisamente in grembo al Monte Amiata. L’anno è giunto alla fine e a Santa Fiora è arrivato il momento di dar fuoco alla carboniera nella piazza principale. Riverberi di luce e fiamme, odore di pietra e polenta dolce di castagne… nei piccoli borghi medievali basta un niente per sentirsi accolti nella loro tipica atmosfera intima e familiare, quanto artefatte metropoli mai riusciranno a fare. Un borgo di uomini e donne che hanno spaccato rocce per estrarre il rosso cinabro dai fianchi del gigante; testimoni della dura vita dei minatori, raccolta e raccontata da loro stessi nel “Museo delle miniere”.

Chiesa Real Manso di Scala a Napoli

Ancora un “monte” ad attenderci in quel di Napoli! In realtà il “Real Monte Manso di Scala” non ha nulla a che fare con l’orografia del territorio: si tratta dell’altisonante nome di un’istituzione adibita al mutuo sostegno dell’aristocrazia seicentesca. Ha però sede in un palazzo del ventre partenopeo, annoverato tra quei siti misteriosi della città, oscuri ai napoletani stessi. Il fatto che alla base del palazzo si trovi la celebre Cappella di San Severo rende il tutto ancora più affascinante. Al terzo piano si cela una chiesa, colma di magnifici manufatti dell’epoca.

Scuola di tappeti a San Giovanni in Fiore

Spostiamoci ancora a 1000 metri d’altezza, restando però ancora nel Settecento. Fu in quell’anno che a San Giovanni in Fiore, piccolo borgo della Sila, il fabbricatore di tappeti Caruso iniziò la sua attività. Ancora oggi i suoi eredi, con metodi di lavorazione tramandati di padre in figlio, lavorano a mano pregevoli tappeti che esportano in tutto il territorio nazionale e all’estero, dagli USA all’Iran (senza ironia: sono riusciti a sconfessare il vecchio adagio che ammoniva dal vendere i tappeti ai persiani). Intrecciando sia fibre naturali che nobili (filamenti d’oro e d’argento) vengono sfornate anche opere di elevato valore, con impresse immagini culturali e religiose. Come tessere il tempo che passa.

presepe vivente a Castanea delle Furie

Tra le attività artigianali tipiche delle festività natalizie, come non nominare il presepe? In giro se ne vedono di ogni tipo: da quelli minuscoli dentro un ditale a quelli giganteschi quanto una stanza. Ai presepi tout court rivaleggiano gli allestimenti complementari dei presepi viventi, anche qui con risultati che vanno dall’infima improvvisazione all’eccellenza. Castanea delle Furie, località su un colle (ancora!) di Messina, seguendo quest’ultimo principio ispiratore si è profusa nell’impegno di replicare Betlemme con uno straordinario livello di fedeltà. È tutto più vero del vero, dai cammelli che ciondolano alla cattiveria di Erode, fino agli strilli del bimbo nella grotta della Natività.

Rievocazione dello sbarco di Anzio

Ben lontano dalle atmosfere da presepe vivente la fedelissima ricostruzione dell’”Operazione Shingle” sulla spiaggia Tirrena di Anzio. Su di un set che nulla ha da invidiare a quelli a cui ci ha abituati Cinecittà viene “rivissuto” lo sbarco del commando Alleato sul litorale sud della Capitale. Tra soldati e ufficiali, aerei della II Guerra Mondiale e mezzi anfibi, scene belliche e di vita quotidiana nel campo, verremo ritrasportati in quei convulsi anni, al principio della fase di una battaglia che provocò più di 80000 caduti. Al livello del mare, una montagna… di vittime.

 
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