Il 30 Dicembre, come da antica tradizione, in questo paese del grossetano facente parte del Parco Nazionale del Monte Amiata, si è svolta la famosa fiaccolata di fine anno.

Le sue origini risalgono al Medioevo, quando le fiaccole servivano ad illuminare i sentieri che conducevano alla Pieve di San Giovanni per la messa di mezzanotte della vigilia di Natale. I riferimenti sono anche rituali e simbolici, poiché il fuoco porta con sé luce e calore che aiutano a superare il freddo e il buio dell’inverno, scacciando le forze del male.

La manifestazione, molto suggestiva, si svolge partendo dalla piazza principale e percorrendo le viuzze strette del borgo con un corteo di fiaccole termina sotto Palazzo Sforza, ove iniziano i festeggiamenti con un pasto collettivo di polenta dolce preparata con farina di castagne che simboleggia l’unione della comunità.

Nei “terzieri” di Borgo, Montecatino e Castello, viene allestita una “carboniera” composta da una grande piramide di tronchi di castagno, alla quale viene dato fuoco al calar del sole.
Gli enormi falò bruceranno fino al 1 Gennaio per propiziare con la luce l’arrivo del nuovo anno.

Punti di ristoro e degustazione di prodotti tipici, curati da associazioni paesane, vengono allestiti lungo le strade e le piazze per allietare i partecipanti durante la grande festa, il tutto condito da tanta musica e balli. Quindi, divertimento assicurato fino al 31 Dicembre, notte di Capodanno.

Santa Fiora, comune “ghibellino” citato anche nel Purgatorio da Dante Alighieri, ha una storia interessante legata alle potenti famiglie degli Aldobrandeschi e degli Sforza.
D’importanza vitale per questo paese, è stata l’attività mineraria con l’estrazione del cinabro (minerale dal quale, tramite condensazione, si ricavava il mercurio) sul Monte Amiata, che fu uno dei giacimenti più produttivi al mondo. Interessante è la visita del Museo delle Miniere nel Palazzo Cesarini Sforza ideato e gestito da ex minatori.

 
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Commenti (7)


  1. E due, di bene in meglio, quanti bellissimi borghi abbiamo, brava a dar loro notorietà.


  2. Mi associo a quanto scrive Anna!
    Ho curiosato nel menu (a prezzi ormai introvabili): da montanara la polenta di castagne(buonissima)la conosco bene, ma non la Zuppa della Perpetua :wink: prendo nota…


  3. Ringrazio nuovamente per i vostri graditi commenti!
    Il menù era composto da genuini prodotti locali, quindi anche la Zuppa della Perpetua (che non ho assaggiato purtroppo) sicuramente sarà stata buonissima.


  4. Le fiaccole con le scope di saggina!!! Quanti ricordi!!!

    C’è stato anche il tradizionale lancio del panforte??


  5. Bravo , conosco Santa Fiora ma non ho mai visto questa manifestazione , grazie per farlà conoscere :D


  6. Complimenti per il fotoreportage!


  7. Grazie a tutti per i complimenti.
    Sono contenta che ti abbia ricordato momenti felici, Esterina, il panforte non l’ho visto forse visti i tempi qualche “istituto di credito” si sarà mangiato anche quello.

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