Autore: Matteo Di Bello


  1. Niente di nuov/co caro Marcello. Anzi.
    Non vorrei evidenziare la mia età ma ricordo perfettamente che sul disinquinamento del Golfo di Napoli, con la massima attenzione al “fiume” (?) Sarno, ho avuto la possibilità di esprimermi nei temi scolastici alle superiori. ;)
    Fatti due conti sono passati oltre trenta anni. E’ un altro esempio, clamoroso e che ritorna agli onori delle cronache all’apertura della stagione balneare, di come i problemi (rifiuti, disinquinamento del mare, bonifica dei suoli avvelenati) non sono mai risolti (e il generale per il Sarno?) e i cui “tentativi” di soluzione sono comunque costati ai contribuenti miliardi di… euro, quindi incremento del debito pubblico e dei patrimoni degli accoliti!
    Evito di concludere con un detto partenopeo che tradotto potrebbe suonare così: traditi e picchiati!!


  2. Altre immagini drammatiche e anche esempio di come sempre di più le nuove tecnologie diano la possibilità a tutti di diventare, spesso loro malgrado, “cronisti” di un avvenimento!!


  3. Ringrazio Diana per le stupende foto. Alla vigilia di una nuova ondata di maltempo, quando ancora ci sono dei dispersi, dopo aver visto tante immagini di distruzione ed ascoltato drammatiche testimonianze, quanto da te immortalato ed oggi offerto alla nostra visione e riflessione (con ricche descrizioni dei luoghi) non può che suscitare tanti interrogativi. Per esempio sulla capacità di individuare i limiti naturali all’antropizzazione del territorio.


  4. Dopo il perdurare del caldo, finalmente vediamo dei bei paesaggi “dipinti” con i colori dell’autunno.
    Sono luoghi che anche solo a guardarli in queste belle foto, ti caricano per affrontare con la giusta carica (e rassegnazione) le file su GRA di Roma o la tangenziale di Napoli…


  5. Ottima scelta del tempo. Direi quasi “gesti atletici”.
    Una presenza, costante e disinteressata, a supporto della specie umana non sempre ripagata dai molti, troppi, “cattivi proprietari”.


  6. Esprimo il mio apprezzamento per le belle immagini, ma non posso esimermi dal fare un paragone con la vita quotidiana di chi abita nelle grandi conurbazioni italiane, traendo spunto dal titolo dell’iniziativa: trekking urbano.
    A Roma, a Napoli (ecc.) molti di noi, quando escono di casa la mattina sono certamente coscienti di partecipare a un… trekking urbano.
    Traffico, buche da evitare, file … sono prove quotidiane da reality…


  7. Biodiversità, in questo caso, del mare.
    Spero che iniziative come questa del WWF contribuiscano ad imprimere, in maniera forte e incontrovertibile, un radicale mutamento del rapporto della specie umana con il resto del pianeta. Il rischio che una specie animale o vegetale possa estinguersi, possa scomparire per sempre non è un problema solo per i biologi ma per tutti!
    Insomma dobbiamo comportarci tutti, sin dai piccoli gesti quotidiani, “biodiversamente”!


  8. Un tuffo nel mio passato recente grazie alle tue bellissime e significative foto.
    E’ un parco nazionale probabilmente non visitato quanto la sua bellezza meriterebbe. Svolge senz’altro un’importante funzione conservazionistica ma con più turismo, rispettoso e sostenibile, sarebbe anche un concreto aiuto economico per le popolazioni dei comuni che ne fanno parte.
    Il silenzio e la pace di quei luoghi, le parole da te richiamate (e che hanno ormai più di trent’anni) devono assolutamente indurci a modificare i nostri stili di vita, il nostro rapporto con ciò che ci circonda che, come ricordavi, c’è dato in prestito dai nostri figli.


  9. Camminando con il piatto in mano per “spizzicare” si può fare… l’Unità d’Italia.


  10. Ormai è storia che i carciofi sono ottimi contro il logorio della vita moderna! ;)