Donne e diritti a Firenze

In più di un’occasione Firenze si è distinta per la sua sensibilità sul tema delle donne e diritti umani. La salute e la difesa dalle brutalità contro il gentil sesso fanno parte del DNA della città, che ne ha cantato l’amore e la bellezza angelica fin dal Rinascimento. Dopo le scarpe rosse abbandonate e i balloon colorati affidati al cielo, la mostra “Ladies for Human Rights” propone una serie di ritratti di donne straordinarie, creati utilizzando materiali poveri. Aung San Suu Kyi, Leyma Gbowee, Rita Levi Montalcini e tante altre figure di spessore affermano la dignità di genere con l’aura che le contraddistingue.

Artour-O il Must

Da “Capitale della Donna” a “Capitale della Bellezza” (ovviamente le due cose coincidono, la divisione è solo di comodo), sempre di Firenze stiamo parlando. Disseminata in ogni angolo dell’Hotel Villa la Vedetta, torna dopo 10 anni nella città che l’ha lanciata “Artour-O il Must”. La manifestazione, a cui partecipano Accademie, Politecnici, Facoltà e studi professionali tra i più prestigiosi, pone il suo focus sull’incontro tra arte, impresa e comunicazione. Piace in questa edizione uno sbilanciamento delle opere dal lato dell’arte pura, segno che i globuli dei Beni Culturali nel sangue dei designer italiani si trovano in ottima salute.

Pitian all'opera

Lo afferma anche Pitian, che con la nostra proverbiale creatività si può sconfiggere la precarietà, quella subdola e viscida patina che negli ultimi anni sembra soffocare ogni nostra velleità di crescita e sviluppo. A dispetto del nome de plume, Pitian è barese di Bari; una ragazza determinata che ha deciso di non subire passivamente la sua condizione di docente “flessibile” di Storia e Filosofia e si è reinventata come rinomata designer di gioielli. Tiziana Anna Piscitelli (questo il suo vero nome) ha riscosso il suo presente riscoprendo un mestiere antico, che oltre all’abilità manuale richiede una sensibilità ed un empatia per personalizzare le proprie creazioni. In un presente sempre più piatto e standardizzato, la storia Pitian ci insegna a rimboccarsi le maniche per produrre bellezza. Con filosofia!

Il quartiere San Biagio di Enna

Alla riscoperta del passato contribuisce con successo anche il FAI con le sue istituzionali “Giornate di Primavera”, appuntamento immancabile per tutti gli appassionati dei “fiori” più nascosti del Belpaese, da gustare a passo lento. Ad Enna per l’occasione sono stati aperti cortili, corti e orti storici. Fanno da guida nei i vari quartieri giovani “ciceroni” provenienti dalle scuole del comune, a illustrare le tracce lasciate nei secoli dalle diverse dominazioni straniere, giunte qui da tutti e quattro i punti cardinali, nel centro geografico della Sicilia che è a sua volta centro geografico del Mediterraneo.

''Federicus'' ad Altamura

Per magnificare la sua storia e la sua identità, Altamura si affida all’impatto di ben quattrocento figuranti nell’imponente rievocazione medievale “Federicus”. Un fiume in piena di sbandieratori, tamburini, musici, arcieri, giocolieri, mangiafuoco, giullari, ballerini, falconieri, cavalieri con lo stemma della Croce di Malta. Pochi nella cittadina murgiana si sottraggono al fascino di questa ricorrenza, in onore dell’imperatore Federico II che qui posò la prima pietra della maestosa cattedrale. Che sia ancora una volta la tradizione a tracciare il percorso educativo principale per le nuove generazioni?

Carnevale medievale a Calenzano

Anche a Calenzano una pittoresca immersione nell’Età di Mezzo è possibile grazie al tradizionale Carnevale Medioevale, raccolto entro le mura del castello. Se la location è altamente suggestiva, non lo è da meno la cura dei dettagli: dalla foggia dei costumi passando per la musica e la falconeria. Occhio al boia, che sembra davvero minaccioso!

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (1)


  1. Grazie Luciano, belle e sensibile presentazione sul tema donne :-)

Lascia un Commento