I migliori fotoreportage di settembre
Settembre mese di pace e impegno civile, di fede e tradizione, di riscoperta del...
Cambiamento, principio, memoria. Tre categorie della mente e della materia che descrivono perfettamente l’immagine tradizionale del mese di ottobre. In tutte le religioni, o quasi, qui finisce un anno e ne inizia uno nuovo. Per un credo in particolare, quello cattolico, è il mese dedicato alla madre di tutte le madri: la Madonna.
Figura centrale della pittura e della scultura universali, a lei è dedicata una particolare arte che fa di un anonimo pezzo di strada la tela ideale su cui imprimere il volto della donna che partorì il Cristo, rivisitato attraverso canoni e motivi di ieri e di oggi. E’ l’arte dei Madonnari che a Curtatone, da circa 40 anni ha trovato una seconda patria, esprimendosi in tutta la sua estrosità sul sagrato del Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie. A loro è dedicato il Museo del Madonnaro che accoglie spirito e gessetti di un Maestro che da poco ha lasciato questa terra.
In natura è in questo periodo che tutto si trasforma, germoglia, cambia colore, appassisce recando in sè ancora i segni della stagione estiva. Ritmi che hanno scandito per secoli – e in molti contesti montani continuano a farlo – la quotidianità delle comunità contadine.
A Zocca e in molte realtà dell’Appennino quel mondo viene rievocato e celebrato attraverso feste e sagre dedicate alla castagna, un frutto che racchiude sapori e ricordi della dura vita di montagna.
Fanno da contorno, non meno importante, gli altri prodotti tipici, le creazioni più disparate dell’artigianato artistico locale e gli strumenti di antichi mestieri legati alla civiltà contadina. Senza dimenticare i figli illustri di questo piccolo angolo dell’Emilia modenese.
C’è un altro tipo di memoria che la natura protegge sfidando i secoli, gli agenti atmosferici e soprattutto la mano distruttiva e cementificatrice dell’uomo, consegnandola alle future generazioni perchè si conoscano usi e costumi di chi ha vissuto prima di noi. Un esempio sublime di questo mirabile sforzo si trova a Calascibetta, nel cuore della Sicilia, dove tra i Monti Erei sorge un villaggio rupestre d’epoca bizantina.
Un complesso di trenta grotte sviluppate su piani diversi e due chiese rupestri affacciate sulla valle del fiume Morello, che testimonia di rudimentali ma ingegnose tecniche di idraulica unitamente al culto dei morti d’ispirazione romana.
Lì una roccia segnata dalla storia ma senza vita, spostandosi dal lato opposto dello Stivale, a Merano – nel cuore del Sud Tirol – una roccia che custodisce la vita che cresce e germoglia sotto i nostri piedi.
E’ il suggestivo percorso “Il regno sotterraneo delle piante” ricavato in un tunnel di roccia di 200m, all’interno dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, in occasione del decimo anniversario della loro apertura al pubblico avvenuta nel lontano 2001.
Eletti nel 2005 “Parco più bello d’Italia” e nel 2006 il 6° “Giardino d’Europa”, sono passati nelle cronache ufficiali come i “giardini di Sissi”: pare che l’amatissima imperatrice d’Austria amasse ritemprare lo spirito passeggiando tra le migliaia di specie vegetali (oggi se ne contano circa 3000 per un totale di 100mila piante multicolori)
Ancor più del dolce settembre, ancora ebbro d’estate, il clima ottobrino segna il principio di qualcosa o la ferma volontà di riprendere un cammino, una battaglia – non a caso i Romani lo avevano dedicato a Marte, dio della guerra.
E in questo periodo ritornano a farsi sentire le preziose battaglie del FAI in difesa del nostro patrimonio storico-naturalistico, troppo spesso dimenticato dalle istituzioni e dai cittadini. Quale miglior luogo si poteva scegliere per veicolare il suo lodevole appello se non il cuore urbano e sociale di ogni città.
Ecco l’idea della “Festa della piazza” che nella storica San Domenico Maggiore di Napoli, ha offerto una parentesi originale, unendo alle visite guidate ai palazzi aristocratici del centro storico – come palazzo Di Sangro di Casacalenda -, manifestazioni d’arte, letteratura, musica e danza popolare.
Lo sport a ottobre scalda i motori e nel mondo del ciclismo si entra nel vivo delle competizioni che contano, aspettando le prove classiche della “due ruote”.
Nel panorama italiano tra le più importanti c’è la Tirreno – Adriatica, corsa a tappe maschile di ciclismo su strada che si corre a marzo ed è considerata un banco di prova per la successiva corsa Milano-Sanremo. La scorsa edizione è stata vinta dall’australiano Cadel Evans.
Le altre immagini di ottobre sono consultabili al seguente link.
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11 ottobre 2011 22:48 / 8 commenti
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Commenti (5)
Massimo Di Bello (Redazione) scrive:
Complimenti a tutti gli autori dei fotoreportage scelti per questo mese!
Diana Cocco (Senior) scrive:
bravo come sempre Marcello
@Max un piccolo grazie
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
@Diana: grazie mille
Diana Cocco (Senior) scrive:
Vincenzo491 (Senior) scrive:
Complimenti Marcello, riesci sempre a trovare un bel filo conduttore per legare tra loro i vari reportage.