A Calascibetta comune della Provincia di Enna, oltre alla ‘’Necropoli Realmese’’, a circa mezzo chilometro dalla SS 290 in contrada Canalotto nei pressi del Santuario ”Madona del Buonriposo’’, (circa 5 km dal paese) all’interno del bosco demaniale, troviamo un insediamento rupestre d’epoca ”Tardo Romana-Bizantina”.

Il nucleo principale dell’abitato, ubicato nella parte iniziale del vallone, proclive a sud-ovest verso il corso del fiume Morello, utilizza una rientranza di roccia arenaria profonda circa trenta metri, nella quale si aprono numerosi ambienti scavati nella roccia utilizzati per scopi religiosi, funerari e civili, un intero villaggio rupestre sviluppatosi in epoca bizantina.

Gli abitanti si erano strutturarti per vivere in modo del tutto autonomo, avevano trovato il modo di raccogliere le acque battenti sulle rocce tramite delle incisioni che potevano in alcuni punti diventare veri e propri canaloni, i quali convogliavano le acque meteoriche in recipienti scavati nella roccia, che a loro volta venivano suddivise in piccole vasche per un agevole utilizzo giornaliero.

Il villaggio è composto da due chiese rupestri a due piani e circa trenta grotte anche a diversi piani, utilizzate come abitazioni.
Sulle pareti si notano le piccole teche scavate nella roccia, che servivano per la deposizione di urne e vasi cinerari, dato che il culto dei morti seguiva ancora il rito cerimoniale romano, i defunti venivano cremati e le ceneri raccolte in vasi.
Il villaggio poteva contare anche sull’apporto idrico del torrente che scorre alla base del sito, che più avanti si getta nel vicino fiume Morello.

Foto:
1 – veduta del versante Ovest
2 – prima grotta lungo il percorso
3 – veduta del versante Est
4 – grotta con scala scavata nella roccia
5 – grotta al piano superiore
6 – vista della chiesa a due piani
7 – aula di una delle chiese
8 – piano superiore della chiesa – teche funerarie
9 – veduta dalla finestrella della chiesa
10 – grotta al piano superiore versante Ovest

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (6)


  1. Pensare che questi luoghi sono stati utilizzati dall’uomo fin dal IX secolo a.C. dà una forte emozione e le tue foto da questo punto di vista ne fanno risaltare il fascino, complimenti!


  2. Grazie Marcello, in effetti girando per il villaggio si respira un’aria dal fascino antico. :-)


  3. Concordo con chi mi ha preceduto..

Lascia un Commento