Madonnari per il Meyer

E a dicembre..fu la luce. Nonostante il clima rigido, le giornate più corte e la crisi “nera” dell’economia italiana e non solo, la luce ha regnato sovrana sull’ultimo mese di fotoreportage del 2011, regalando una galleria di immagini che per un verso o per l’altro richiamano l’elemento imprescindibile della vita umana.
La luce permea ogni cosa, finanche gli antri più remoti, se è vero come filosofeggiava Giordano Bruno che “l’abisso è luce inaccessa”.

Luce sinonimo di nascita e speranza è il messaggio lanciato dai I Madonnari per il Meyer, riunitisi a Firenze per regalare un mirabile saggio della loro preziosa arte esposta nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio.

Lo sguardo rasserenante e materno e delle loro Madonne ha raggiunto quei bambini che sono già costretti a lottare per la vita. Con la messa all’asta dei quadri sono stati acquistate attrezzature per il reparto di Oncoematologia del Centro trapianti midollo osseo e cellule staminali dell’ospedale pediatrico “Anna Meyer”.

Zocca, borgo dei presepi

La scoperta è luce. Lo è a maggior ragione se a guidare il cammino sono piccole piccole comete che illuminano le strade di quel presepe naturale che è Montalbano, frazione del comune di Zocca.

Dall’Immacolata a tutto il periodo delle feste natalizio, si trasforma in Borgo di Presepi, con riproduzioni artistiche e fantasiose della Natività disseminate lungo le vie del paese da una compagnia di volontari del luogo.

Sul davanzale di una finestra o nella nicchia di un muro di sasso, spuntano presepi di ogni dimensione e foggia: dai materiali tipici della zona (come la pietra, i sassi del Panaro, le radici degli alberi, gli abeti, gli agrifogli) agli oggetti del quotidiano recuperati dal passato della civiltà contadina. Un mondo che al calare delle tenebre sprofonda tra luci colorate e fumi di vin brulè.

Isola di Vulcano

In altri casi la luce mostra il suo volto più terrificante ma nondimeno affascinante. E’ quella abbagliante e distruttiva che irradia dal fuoco sacro del dio Vulcano che, tramanda il Mito, aveva la sua fucina nell’omonima isola compresa nel comune di Lipari.

Qui, protetti dalla sciara che sale e scende in “picchi e burroni, nera e rugosa” – parafrasando il Verga di Rosso Malpelo – punteggiata di cespugli di ginestre, i mostruosi Ciclopi forgiano le armi degli dei.

Il rantolo minaccioso di questa fervida attività si può ammirare nelle fumarole che sputano le numerose bocche piene di aghi cristallizzati di zolfo. Uno spettacolo visibile in tutto l’arcipelago delle Eolie e dal vicino porto di Milazzo.

processione e falò dell’Immacolata, Poggio Imperiale

Ancor più nascosta perchè fuori dalla portata dei nostri, ma – Sant’Agostino docet – afferrabile dal nostro cuore è la luce della Verità, che per i credenti significa Verità di fede in Dio.

Uno spirito che l’8 dicembre di ogni anno muove la comunità di Poggio Imperiale per la processione e i falò dell’Immacolata. Un rito di ancestrale memoria (iniziato oltre due secoli fa) che unisce a un significato catartico – dal peccato e dalle negatività dell’anno che volge al termine – un valore propiziatorio nell’auspicare raccolti più abbondanti per l’anno nuovo.

Vi partecipa l’intero paese che grazie all’attività preparatoria del falò si ritrova unito e coeso nella preghiera alla Vergine.

Riaccendiamo il Natale, Casarano

Luce e unità è un binomio che a Natale trionfa in tante altre comunità spesso abbandonate da chi le rappresenta istituzionalmente e di conseguenza costrette a ricorrere all’immaginazione e alle tasche proprie.

A Casarano ad esempio un’associazione che si occupa di diversamente abili, ha raccolto tutta la cittadinanza nell’iniziativa “Riaccendiamo il Natale”.
Così dicembre è stato accolto con un albero natalizio di 30m avvolto in una rete di 23.000 lucciole e 7 mila luci led, con sulla punta una stella cometa composta di 1600 lampade led.

Luce è bellezza di un luogo, di un’architettura, di un paesaggio. Qualità riscontrabili in molte piccole e grandi realtà del Bel Paese che il tempo ha conservato in tutta il loro originario aspetto. Tra questi figura un borgo medievale del Casentino.

In questa valle dell’Aretino, che respira storia e arte in ogni suo angolo, Poppi si staglia al centro, sopra un’altura, riconoscibile per la cornice turrita del Castello dei Conti Guidi che svetta sull’abitato.

borgo medievale del Casentino, Poppi

Perdersi tra i vicoli del paese è come sfogliare un libro di storia, che diventa storia dell’arte varcando la soglia delle chiese di San Marco e di San Fedele (quest’ultima, risalente al XII secolo, è tra le più importanti del casentino), scrigni di opere di inestimabile valore.

Dopo averlo ammirato, si troverà più che scontata la decisione di annoverarlo tra i borghi più belli d’Italia.

 
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Commenti (12)


  1. Ottimo articolo che dimostra la spiccata abilità e capacità di sintesi di Marcello nel trattare i migliori fotoreportage del mese di dicembre 2011 rimanendo nel tema della luce che vince il buio, concretamente e metaforicamente. Saluti


  2. Grande Marcello,sempre concreto nel documentare i reportage.
    saluti


  3. La luce…quando inizia l’inverno cominciano a crescere anche le ore di luce, insomma, nel cuore dell’inverno nasce l’estate: grande Marcello, straordinario nel trovare il filo conduttore dei fotoreportage, ma anche e soprattutto di questa bella comunità!

    Complimenti a tutti per i bellissimi articoli e grazie di cuore, è una gioia trovare di nuovo un altro angolo del comune di Zocca in questa pagina.

    E a proposito di Zocca..Avviso importante: la neve non li ha certo fermati, l’entusiasmo è alle stelle, da stasera sono iniziati i festeggiamenti per il sessantesimo compleanno di Vasco, che sarà martedì prossimo.
    Fino al 25 febbraio tante iniziative, concerti, presentazione di libri,la proiezione del film “Questa storia qua”…- Copritevi bene e partite! :wink:


  4. Bello, Marcello, il riferimento alla Luce , sei un poeta :-)


  5. è proprio così, Dominique! ciao, l’immagine di apertura è una meraviglia


  6. @Dominique e Viviana Bernardini: grazie del bellissimo complimento, ma la poesia è nelle immagini che sono davanti a me e in quello che porta tutti voi a mettere entusiasmo in quello che fate :-)

    @Viviana: non mi tentare che sto morendo dalla voglia di venire a Zocca a festeggiare il mio Vasco, che è come uno di famiglia per me. Sessant’anni ma non li dimostra, visto come mi ha fatto emozionare a San Siro l’estate scorsa.
    Che darei per incontrarlo da vicino…se tu ce la fai, fagli una bellissima foto!!! :-)


  7. eh ci proverò…ma tu fatti dare un mandato speciale da Massimo, te l’ho già detto, chissà che bella sarebbe una tua intervista a Vasco! :D


  8. @Michele e Giovanni: per cavalleria ho dato precedenza alle donne. Vi ringrazio per gli apprezzamenti, quando li scrivo cerco di catturare qualcosa di voi e spero di riuscirci nel mio piccolo. :-)


  9. Non volevo intervenire, qualcuno mi potrebbe definire di parte…, ma queste “sintesi” mensili di Marcello sono ormai un appuntamento atteso da tutta la “comunità” e anche dalla redazione. :D

    I suoi “pezzi” grondano di passione, lucidità e cultura.
    Complimenti! Aspettiamo tutti, ormai a giorni, quello per il mese di gennaio!! ;)


  10. @Matteo: grazie per il commento “di parte” :-)


  11. Marcello, non posso che semplicemente unirmi ai COMPLIMENTI!

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