La classica toppa per coprire il buco. Niente di più appaiono gli interventi di recupero della pavimentazione dell’Isola F del Centro Direzionale di Napoli. Come documentato in un precedente fotoreportage su Notizie di Comuni-Italiani.it, il pavimento si presentava in diversi punti rotto o privo di mattonelle, con alcune buche che raggiungevano una profondità alquanto rischiosa per i pedoni.

Allertati dalla nostra segnalazione, i responsabili della Ge.se.ce.di – il consorzio che riunisce tutti i proprietari di edifici interi o singoli appartamenti del complesso “Centro Direzionale” – ci comunicavano che i punti in questione ricadono nella tipologia di “aree private ad uso pubblico”. Compito dunque dei proprietari degli immobili circostanti intervenire per riparare il danno.
Sempre dal Consorzio ci confermavano che erano state fatte ripetute sollecitazioni ai proprietari in questione perché si ripristinasse una condizione di normale fruibilità e di decoro delle aree.

Sollecitazioni che hanno avuto risposta la scorsa settimana. Come testimoniano le immagini, le zone “incriminate” sono state recintate, in altre si è già provveduto a riparare il danno, ripristinando sì la normale fruibilità per i pedoni, ma quanto a decoro ci sarebbe da discutere. In luogo delle mattonelle di granito, più complicate da reperire e certo più costose, si è preferito ricorrere al vecchio ed economico cemento. Una spalmata e via, il gioco è fatto! Poi vuoi mettere l’effetto scenografico di una carta geografica con arcipelaghi e isolotti emergenti qua e là nell’oceano di granito.

A questo punto abbiamo ricontattato la Ge.se.ce.di per chiedere se un intervento simile fosse da ritenere consono alla tutela dell’immagine della city partenopea. Gli stessi hanno risposto che non è in loro potere costringere i proprietari ad utilizzare le mattonelle di granito, ma il loro ruolo è di monitorare sulla corretta conservazione dei luoghi e segnalare eventuali anomalie che minano la sicurezza degli utenti del Cdn.
Rispetto alle loro segnalazioni alcuni proprietari, a volte con ritardo, ottemperano; molti latitano e preferiscono tenersi il pavimento “indecoroso”.

L’impegno di Notizie insieme con la Ge.se.ce.di è di ritornare sulla questione, allargando la prospettiva alle altre situazioni di degrado – scale mobili, aiuole, parcheggi etc – che vive la zona e che, secondo gli stessi, coinvolgerebbero direttamente il Comune di Napoli. Una bella gatta da pelare per i prossimi amministratori di Palazzo San Giacomo, la cui identità sarà nota, con molta probabilità, soltanto dopo il ballottaggio delle elezioni comunali fissato per domenica 29 e lunedì 30 maggio.

(Foto di Vincenzo Costantino)

 
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