Il “Fondo Aosta”
Tra i siti proposti quest’anno dalle “Giornate FAI di Primavera” ho trovato di grande interesse la visita al “Fondo Aosta”, collezione donata nel 1947 dalla duchessa Elena d’Aosta alla Biblioteca Nazionale del Palazzo Reale di Napoli.
Elena d’Orleans, nata a a Twickenham, piccolo centro nei pressi di Londra, il 13 giugno 1871, nel 1895 sposò Emanuele Filiberto Duca di Savoia-Aosta, dal quale ebbe due figli.
Ella soggiornò a lungo col marito a Napoli nella Reggia di Capodimonte, influendo notevolmente sulla vita intellettuale della città partenopea.
Rimasta vedova, visse ancora a Capodimonte ed infine a Castellammare di Stabia dove morì il 21 gennaio 1951.

Elena fondò l’Opera Nazionale di Assistenza all’Italia Redenta e viaggiò a lungo in Africa, Asia ed Australia.
Svolse attività umanitaria nelle file della Croce Rossa Italiana quando dal 1911 al 1921 ne fu Ispettrice Generale.
Per questa sua opera assistenziale ricevette una medaglia d’argento al valor militare e tre croci al merito di guerra e Gabriele d’Annunzio le dedicò “La canzone di Elena di Francia”

Il “Fondo Aosta” è costituito dalla raccolta libraria di oltre 11.000 volumi ed opuscoli ed una collezione di circa 9.800 fotografie, databili tra il 1890 ed il 1930 circa.
La raccolta comprende foto private della famiglia Aosta e veri e propri reportage dei safari e delle battute di caccia grossa compiuti in Africa dai duchi. Di alcune di esse si conservano anche lastre in negativo.
Tali servizi fotografici documentano usi e costumi delle popolazioni indigene dell’Africa d’inizio secolo.
Altre foto documentano l’attività umanitaria svolta nelle sue vesti di Crocerossina.
Nella collezione troviamo anche preziose testimonianze della storia d’Italia tra l’inizio del secolo e l’avvento del fascismo.
“Viaggi in Africa”, “Verso il sole che si leva”, “Vita errante”, “Attraverso il Sahara” sono alcuni dei suoi libri.
Donna molto amata dai napoletani che nel giorno dei suoi funerali, il 24 gennaio del 1951, seguirono commossi e riverenti la bara con le sue spoglie mortali che usciva dal portone dell’Albergo Reale Quisisana di Castellammare.

 
© Riproduzione Riservata
 

Commenti (3)


  1. Grazie Cristina, molto interessante il tuo reportage evidenziato da belle foto – La duchessa Elena d’Aosta deve essere stata una donna eccezionale.


  2. Lo credo anch’io. Mi sono documentata sulla sua vita e l’ho trovata di grande interesse ed umanità


  3. Grazie andrò a leggere. Mi hai incuriosita.

Lascia un Commento