(Questo reportage è stato realizzato a quattro mani:
Relazione della dott.ssa Maria Girardo – Storico dell’Arte, Archivista-Paleografo, Guida Turistica Abilitata – Presidente Titolare presso Megaride Art il cui motto è:
“Imparare a guardare – guardare per imparare”.
foto di Cristina Baratta)

Presso il Palazzo Zevallos di Napoli è in corso una mostra di grande interesse con una ricca esposizione di pitture e sculture, la cui visita, nei giorni scorsi, è stata più volte ripetuta dalla dott.ssa Maria Girardo organizzando dei gruppi poco numerosi affinché si potessero seguire attentamente i suoi commenti.
Qui di seguito riporto le sue parole:

“Nella seconda metà dell’Ottocento, assumono sempre più un ruolo importante, per la circolazione delle opere d’arte, i Salons e le Esposizioni Universali. Ed è a Parigi che i pittori e gli scultori napoletani sono presenti in larga misura.

La mostra ripercorre lo sviluppo della pittura napoletana alla luce dei generi pittorici più amati di quel tempo, il paesaggio, le marine, la veduta urbana e soprattutto la cosiddetta “pittura della vita moderna”, di cui gli Impressionisti e Giuseppe De Nittis sono stati i maggiori interpreti.
La figura emblematica della mostra è Giuseppe De Nittis.
Una personalità straordinaria quella di De Nittis, pugliese, ma napoletano di vocazione e cultura, molto particolare. Votato ad una pittura elegante, si trasferisce a Parigi nella cui casa, ospiti abituali erano, tra gli altri, Edgar Degas, Edmond de Goncourt, Charles Franc¸ois Daubigny, ma in cui accoglie e riceve anche gli artisti napoletani che giungevano in città. Tra questi Antonio Mancini che proprio dall’assidua frequentazione di quel salotto riuscì a trarre ispirazione per una pittura del tutto originale.

Un’intera sezione della mostra è dedicata allo scultore Vincenzo Gemito di cui vengono esposti numerosi ritratti e, grazie a un prestito eccezionale dal Museo Nazionale del Bargello, il grande “Pescatore”, presentato all’Esposizione Universale del 1878.

Altri protagonisti di questa straordinaria mostra sono Giuseppe Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Francesco Netti, Francesco Paolo Michetti, Federico Rossano, Edoardo Tofano, Giacomo Di Chirico, Alceste Campriani, artisti che ci raccontano con le loro opere come tra le pendici del Vesuvio e le rive della Senna nacque la “pittura della vita moderna”.

Le foto:
1) Parte dell’esposizione al piano terra
2) Maria Girardo commenta la pittura di Federico Rossano
3) “Serata sul terrazzo” di Giuseppe de Nittis
4) “La raccolta delle zucche” di Francesco Paolo Michetti
5) Autori vari
6) “Route de Torre Annunziata a Pompeji” di Francesco Lord Mancini
7) “Uno sposalizio” (costume di Basilicata) di Giacomo di Chirico
otto) “Joueur de guitare” di Antonio Mancini
9) Volti femminili di Vincenzo Gemito
10) Sala dedicata alle sculture di Vincenzo Gemito

 
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