La cerimonia di premiazione dei vincitori della 12ª edizione del concorso fotografico “Passeggiando tra i paesaggi geologici della Puglia”, promosso dall’Ordine dei Geologi della Puglia e dalla SIGEA-APS Sezione Puglia con il patrocinio della Regione Puglia, si è tenuta il 16 dicembre 2021 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari “Aldo Moro”. La cerimonia, in pieno rispetto delle norme anti Covid, si è svolta dopo l’interessante e attuale convegno “IL CONSUMO DI SUOLO IN PUGLIA” che ha visto qualificati relatori fare il punto sulle problematiche legate al crescente consumo di suolo.

Anche quest’anno la giuria del concorso è stata definita con qualificate personalità ed è stata presieduta dall’architetto Mariagiovanna Dell’Aglio del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Gli altri componenti della giuria: Giovanna Agrosì (docente di Mineralogia dell’Università di Bari), Enrico Altini (divulgatore scientifico e guida ambientale escursionistica, tra i fondatori dell’a.p.s. Polyxena), Margherita Nardelli (naturalista, esperta in formazione professionale), Alessandro Centrelli (moderatore del “Fotoclub Murgia” e socio “Murgia Enjoy”). La giuria ha selezionato, tra le trecento foto pervenute, 12 scatti per ogni mese del calendario geologico del 2022, oltre uno scatto per la copertina dello stesso calendario. Gli autori degli scatti selezionati sono stati premiati con un buono acquisto offerto da ApoGeo, le foto, oltre a corredare il calendario, sono state pubblicate sui siti internet degli organizzatori (https://www.sigeaweb.it/attivita/eventi/1131-premiazione-vincitori-concorso-foto-2021.html).

Il concorso diviso in tre sezioni ha visto premiati i seguenti autori:
Sezione A – “Paesaggi geologici o geositi”
* Michele AlbanoInsieme, Otranto (LE)
* Domenico BelfioreVulcanello, Gravina in Puglia (BA)
* Vito CapozzoForme dell’Alta Murgia, Gravina in Puglia (BA)
* Matteo NuzzielloBianco Candido, Vignanotica, Mattinata (FG)

Sezione B – “La geologia prima e dopo l’Uomo”
* Oreste CaroppoLa via vecchia dell’olio, Maglie (LE)
* Diana Cimino CoccoRosa nel lago salato, Margherita di Savoia (BT)
* Giuseppe LorussoLa Cattedrale, Polignano a Mare (BA)
* Giulia PiepoliAnfratti del monachesimo italo-greco, Castellaneta (TA)

Sezione C – “Una occhiata al micromondo della geologia”
* Lorenzo CiacciaCristalli di calcite, Gravina in Puglia (BA)
* Antonella la GrastaPsilomelano psichedelico, Altamura (BA)
* Maria Teresa MatarreseNoduli di selce, Vico del Gargano (FG)
* Marco Tassielli Orbitoides, Monopoli (BA)

La giuria ha avuto il compito non facile di selezionare le foto nel rispetto del regolamento del concorso che prevede: massima partecipazione; rappresentatività dei caratteri geologici e paesaggistici della Puglia; emotività indotta, valore estetico dell’immagine; qualità tecnica dell’immagine.
Per la dodicesima edizione gli autori hanno saputo cogliere singolarità dei paesaggi geologici pugliesi interpretando appieno lo spirito del concorso: le foto hanno catturato luoghi conosciuti e geositi poco noti, paesaggi antropici e sotterranei, minerali e microfossili delle diverse province pugliesi. Il calendario, donato ai relatori e ai partecipanti al convegno, costituirà l’allegato del prossimo numero della rivista dell’Ordine dei geologi della Puglia “Geologi e Territorio”.

Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato, insieme alla Giuria, Giovanna Amedei e Salvatore Valletta, rispettivamente neo Presidente e Presidente uscente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, il Presidente della SIGEA-APS Sezione Puglia, Raffaele Lopez, e, per la segreteria organizzativa del concorso, Vincenzo Iurilli del direttivo regionale SIGEA-APS.
Ogni autore ha avuto modo di esporre i luoghi e le peculiarità degli scatti realizzati e le emozioni nel catturare scorci della bellezza della geodiversità pugliese.

Per la giuria del concorso Alessandro Centrelli nel complimentarsi con tutti ha dichiarato: “Bravissimi i fotoamatori che hanno messo in luce, con il loro talento fotografico, paesaggi e scorci di natura geologica. Il loro “occhio fotografico” – - ha messo in risalto ambientazioni che, per lo più delle volte, possono apparire naturali o possono essere sottovalutate da uno sguardo non attento, ma la loro bravura è stata quella di suscitare l’interesse dell’osservatore, con angolazioni e prospettive di scatto del tutto personali. Sono rimasto molto soddisfatto degli scatti premiati e della loro originalità”.

Tra i giurati è intervenuto anche Enrico Altini che ha dichiarato: “È stato davvero un piacere per me, oltre che un onore, prendere parte come giurato alla selezione delle foto in gara per la XII edizione del Concorso Fotografico “Passeggiando tra i paesaggi geologici della Puglia”. Non è stato affatto facile scegliere tra le decine e decine di scatti inviati. Al di là degli aspetti tecnici, è stato davvero emozionante osservare il soggetto dello scatto attraverso gli occhi del fotografo, percepirne e condividerne le emozioni, la meraviglia. Tacito, nel I sec. dopo Cristo scriveva “Tutto ciò che è ignoto si immagina pieno di meraviglie”. È vero, attualmente conosciamo quasi ogni anfratto del globo terracqueo, eppure non possiamo fare a meno di meravigliarci ogni volta, quando ammiriamo un paesaggio, o un dettaglio geologico, come quelli ritratti nelle foto in concorso”.

Raffaele Lopez ha inteso ricordare come “il concorso fotografico, nato da un’idea bizzarra dell’amico Antonello Fiore, oggi presidente nazionale SIGEA, e Salvatore Valletta, già presidente SIGEA Puglia, è diventato una vera missione per la nostra associazione. Credo sia questo il termine giusto per qualificare un’iniziativa apprezzata non solo dai Geologi, ma soprattutto da non addetti al settore specifico e provenienti da ambiti professionali variegati della società e della cittadinanza attiva. Infatti, anche per questa edizione i partecipanti e i vincitori, hanno di sicuro il minimo comune denominatore di <>. Lopez ha poi aggiunto che “gli scatti rendono giustizia ad una Terra, quale è la nostra bellissima Puglia, che ha il triste primato di attestarsi fra le regioni con il più alto consumo di suolo, soprattutto nella fascia costiera dei 300 m dove la perdita irreversibile della risorsa è il più alto in Italia. Pertanto, rappresentano di diritto semi preziosi distribuiti nella Società che con la loro sensibilità e abilità possono certamente contribuire a realizzare una vera e genuina transizione ecologica che passa prima di tutto dalla formazione e preparazione dei Cittadini affinché possano apprezzare l’utilità di ripristinare i Servizi ecosistemici, arrestare il consumo di suolo, rigenerare l’urbanizzato esistente, quale grande opera pubblica per contrastare l’azione talvolta devastante degli effetti dei cambiamenti climatici e per migliorare la qualità ambientale delle nostre città”.

“Iniziativa ancora una volta ben riuscita grazie agli scatti unici dei partecipanti che hanno saputo cogliere la bellezza dei paesaggi e degli elementi naturali del territorio pugliese. Tredici foto che rappresentano un viaggio di sensazioni e colori che avvicinano al mondo della geologia” – ha dichiarato Giovanna Amedei – che ha poi continuato “Il nostro patrimonio geologico è spesso messo a rischio da cambiamenti climatici, inquinamento, erosione e azione dell’uomo. Gli scatti premiati, invece, oltre che esaltarne la bellezza naturale esortano alla conoscenza di questi luoghi, facendo aumentare la consapevolezza che rocce, minerali, suoli, formazioni sono testimoni importanti della nostra vita e dell’ambiente naturale e che, in quanto tali, vanno preservati, protetti e valorizzati”.

Vincenzo Iurilli che da sempre collabora alla riuscita del concorso, dichiara: “Nel documentare mediante la fotografia si realizzano delle immagini che, un po’ per studio un po’ per istinto, risulteranno rappresentative, sintesi di fenomeni, di processi, o concetti che verranno trasmessi ad un pubblico con la loro visione.Nel concorso indetto da SIGEA e Ordine dei Geologi della Puglia vengono premiate le opere che riescono in questo intento, portando ad un più vasto pubblico quello che i più attenti osservatori del paesaggio geologico sono riusciti a sintetizzare in uno scatto. Sono soggetti che rappresentano paesaggi o dettagli, semplici o complessi, anche al punto di suggerire letture e interpretazioni su più piani di approfondimento. L’oggetto o gli oggetti, la loro condizione dinamica, le trasformazioni che li hanno generati e quelle in atto che li trasformano ancora… ma anche i cicli che intersecano quelli della vita e delle opere dell’uomo. Un Sole la cui luce brucia i pixel dopo aver percorso lo spazio per centocinquanta milioni chilometri, poi l’atmosfera e infine le lenti della fotocamera di Diana Cimino Cocco, è lo stesso motore che dà energia al ciclo dell’acqua, e quindi ai cicli vitali di questo Pianeta Terra, incluso quello degli organismi che tingono l’acqua di rosa; acqua che, evaporando, lascia precipitare i sali scintillanti nel primo piano della sua opera “Rosa nel lago salato”. Oggetti e processi ben rappresentati, che conducono al secondo piano di lettura in cui, nella Storia, l’uomo s’ingegna per lo sfruttamento di quel sale da un lato, e nella raccolta di quell’acqua che, evaporata, precipiterà altrove come pioggia vitale per questa “siticulosa Puglia””.

Il concorso fotografico “Passeggiando tra i paesaggi geologici della Puglia” si proietta già alla prossima edizione, intanto la SIGEA-APS intende lanciare a breve una edizione nazionale di un concorso fotografico “Scopri e fotografa il patrimonio geologico della tua regione” rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane con il patrocinio di ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e la collaborazione della casa editrice Zanichelli. Gli studenti sono avvisati.
Le foto nn. 6 e 10 sono state scattate da Riccardo Cocco.

 
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Commenti (1)


  1. Complimento per il risultato raggiunto e per l’esaustivo reportage!

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