Vesuvio Oplonti Volley

Il Vesuvio Oplonti Volley partecipa al campionato nazionale maschile di serie B2 girone H.
Intervistiamo Iolanda Villani, presidente della società di Torre Annunziata.

Dopo undici partite siete a 11 punti. Sono emerse delle difficoltà?
Abbiamo riscontrato che gli avversari sono tecnicamente più preparati di quello che immaginavamo.

Quali sono gli obiettivi stagionali?
Prima che iniziasse la stagione pensavamo di partecipare ai play-off. Poi ci siamo dovuti ridimensionare.

In quale fondamentale vi esprimete meglio?
Non ci sono dei particolari punti di forza, forse ci sono parecchi punti deboli.

Un pronostico su quale atleta potrebbe essere il MVP a fine stagione.
Preferisco non esprimermi.

Nel girone H chi è favorito per la promozione e per i play off e chi potrebbe rischiare di retrocedere?
Le Pugliesi sono sicuramente favorite e le Campane rischiano la retrocessione.

C’è un derby particolarmente sentito dalla società e dai tifosi?
L’incontro con il Verditalia di San Marzano sul Sarno, che al momento ci ha visti vittoriosi.

Nella pallavolo italiana, cosa rappresenta il campionato nazionale di B2?
Spero che sia considerato tra i più prestigiosi.

I canali sportivi gratuiti sul digitale terrestre hanno aumentato la visibilità della pallavolo. Ritiene che sia un fatto positivo?
Sicuramente è un fatto positivo tutto ciò che riguarda la diffusione di questo sport sia a livello di immagine che di sport giocato.

La scomparsa dai canali “generalisti”, per contro, può essere negativa?
Certamente.

La tribuna dei tifosi dell'Oplonti

E’ lo sport preferito dalle donne, il settore rosa supera quello maschile. Come giudica la maggiore diffusione della pallavolo femminile?
Sono sicura che tutto nasca nelle scuole dove le ragazze hanno occasione di avvicinarsi a questo sport, mentre i maschi restano affascinati (oltre a tutto il resto) dallo scontro uomo a uomo che c’è nel calcio e vengono “catturati” meno da questo sport che richiede un’intelligenza rapida nel risolvere colpo dopo colpo le situazioni in campo. Forse le donne preferiscono questo aspetto.

Lo ritiene un trend irreversibile?
No, anzi spero il contrario, perché specie nei campionati di serie inferiori, la potenza maschile dà sicuramente una spettacolarità maggiore a questa disciplina.

Riscontra un calo d’interesse dei maschi per la pallavolo?
Non mi risulta.

Negli ultimi anni le regole di gioco hanno subito continue modifiche. Cosa ne pensa?
Gli appassionati di questo sport, cioè quelli che ce l’hanno nel sangue e sono drogati di pallavolo, ricordano le lunghissime partite con nostalgia. Ma attualmente penso sia un bene che l’incontro venga potenzialmente “accorciato”.

Cosa eventualmente cambierebbe?
Al momento non mi sento di suggerire nulla.

Che tradizione ha la pallavolo a Torre Annunziata e che importanza ricopre rispetto ad altri sport di squadra, sia in campo maschile che in quello femminile?
Quest’anno la nostra Associazione ha compiuto 30 anni. Vanta un seguito di pubblico parecchio numeroso ma soprattutto caloroso, anche se però è il risultato di un lavoro costante e continuo finalizzato proprio ad attirare tifosi. I rapporti formali e di persona con le Istituzioni sono ottimi ma per niente … concreti! Attualmente è il secondo sport a livello maschile (il primo ovviamente è il calcio) e il primo a livello femminile.

La crisi economica condiziona la realizzazione dei programmi di una società di pallavolo?
La crisi economica è una ulteriore “mazzata” alla realizzazione dei programmi.

Siete protagonisti anche di iniziative sociali?
Lavoriamo a Torre Annunziata e in particolare in quartieri “difficili“.
Abbiamo in corso di realizzazione il progetto “Un Amico nello sport” con il quale in collaborazione con i Parroci di due Parrocchie faremo partecipare ai nostri corsi in maniera totalmente gratuita ragazzi che ci vengono segnalati.
Per il passato abbiamo realizzato molti progetti: Natalvolando è all’undicesima edizione, tornei in varie occasioni ed altre manifestazioni sempre finalizzate ad attirare sempre più giovani appartenenti a questi quartieri a rischio. In particolare è già il quinto anno che in estate abbiamo anche spostato sul piano più strettamente culturale le nostre iniziative con la proiezione gratuita di film ambientati specialmente nello sport e con messaggi formativi.

 
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