È stato inaugurato, con la lezione magistrale su “Autodeterminazione, minoranze e popolazioni  indigene. Casistica  Internazionale” il seminario sulla cultura diretto dall’assessore alla cultura, Maria Elefante.

Sono stati affrontati temi di grande interesse storico, inerenti la politica nazionale ed internazionale: le minoranze etniche ed i relativi diritti, spesso negati, causa di grandi conflitti internazionali.

“La scelta della sede, la Biblioteca comunale, non è stata casuale – spiega l’assessore – E’ bene dare il giusto ruolo ad un luogo come questo, che deve essere considerato il fulcro della rinascita morale e civile della città. Senza libri, senza cultura l’uomo perde la propria identità. È fondamentale che i cittadini stabiliscano un contatto diretto con il patrimonio culturale che è custodito negli scaffali di questo antico edificio nel cuore della città, sotto palazzo Criscuolo”.

Proprio nella biblioteca si terranno, con una cadenza settimanale, lezioni e discussioni su temi scelti di volta in volta a seconda delle richieste dei cittadini. Ci saranno docenti universitari, artisti, scrittori di chiara fama, con i quali si potrà avere un contatto diretto.

“Una seconda parte del seminario prevede che i libri escano dalla biblioteca e vadano tra la gente. Così giovedì 17 avremo l’evento “Mirabilia ornamenta”. Partendo da un argomento apparentemente frivolo, le acconciature dei capelli e i gioielli, ci siamo dati appuntamento nel negozio di un parrucchiere che si trova a Torre Annunziata in corso Umberto, 110 – continua la Elefante –  E qui, mentre due artisti mostreranno le loro creazioni, Nives Pagano, i gioielli e Ferdinando, le acconciature, si darà pubblica lettura di classici sulla cura della bellezza, da Saffo a Catullo, da Ovidio a Dante, da Petrarca a  Bodelaire. Lo scopo è quello di avvicinare la gente ai libri, custoditi nella biblioteca ed ignoti al grande pubblico. I libri devono essere letti. Tenerli chiusi non serve a nessuno. Il loro messaggio di civiltà rimane sterile. Noi vogliamo avvicinare alla grande letteratura anche il pubblico meno colto, quello che si pasce di fotoromanzi e soap televisive. Cominciamo da ora, hanno gridato le donne in piazza domenica; cominciamo da qui, aggiungo io: cominciamo dai libri. Apriamo la mente a molte donne che non hanno avuto la fortuna di leggere i buoni libri.”

(Foto di Paolo Borrelli)

 
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