Si è svolto ieri pomeriggio, ed è continuato fino a tarda serata, il consiglio comunale che vedeva all’ordine del giorno, tra le altre mozioni, tra cui svariati debiti fori bilancio, l’approvazione della “Consulta comunale permanente per la Cultura e la valorizzazione e promozione dei beni archeologici” e l’approvazione del “Regolamento per i lavori in economia”.

La seduta è iniziata con un minuto di silenzio in memoria dei due torresi da poco scomparsi, Maria Natale Orsini e Dino De Laurentiis, che con la loro testimonianza hanno mantenuto sempre alto il nome della città oplontina.

Dopo la commemorazione si è subito passati alla votazione per la sostituzione del consigliere Gioacchino Langella, ora presidente del consiglio comunale, col neo eletto Massimo Papa nella III, VI e IIX commissione consiliare.

Ciò non prima di una piccola polemica con il capogruppo del PD, Luigi Ammendola, al quale è stata negata la lettura di una interrogazione su un incarico affidato ad un avvocato, a suo parere con procedura illegittima. L’interrogazione non era stata protocollata all’ufficio competente, come regolamento chiede, e perciò non gli è stata data la possibilità nemmeno della sola lettura, rimandando tutto alla prossima seduta.

La consulta sulla cultura è stata approvata all’unanimità e subito si è passati alla mozione più importante della seduta: il regolamento per i lavori in economia. Tale regolamento è stato redatto probabilmente dopo le accuse rivolte all’amministrazione nella scorsa seduta di consiglio quando era stato sottolineato il continuo affidamento di piccoli lavori pubblici tramite la procedura di cottimo fiduciario che non prevede gare. Da sottolineare, infatti, l’abitudine del sindaco Starita a prendere appunti durante gli interventi dei consiglieri di maggioranza(?), come se volesse subito provvedere a risolvere le accuse sollevate a suo carico.

Il capogruppo del partito di maggioranza Ammendola ha poi contestato alcuni punti del regolamento, specificatamente l’articolo 12 e l’articolo 16, riguardante la certificazione antimafia non obbligatoria per i lavori inferiori a 50.000 mila euro e l’affidamento dei piccoli incarichi senza nessuna regolamentazione.

Presa la parola il sindaco dopo tutti gli interventi ha spiegato: “Questo regolamento è in linea con la convenzione stipulata con la stazione unica appaltante. La certificazione antimafia non è per legge obbligatoria per i piccoli lavori ordinari perché la richiesta di tali certificazioni alla prefettura richiederebbe una lungaggine burocratica inutile e controproducente vista la spesa minima. Il Regolamento consente di utilizzare al meglio le risorse, velocizzare i tempi e prediligere piccole imprese locali per aiutare l’economia torrese. L’approvazione del regolamento e la sua successiva attuazione non esclude eventuali modifiche in itinere”.

Regolamenti simili sono stati adottati dai comuni del cento nord per rendere efficaci e soprattutto efficienti le macchine amministrative. Con tali disposizioni sono stati meglio gestiti i fondi da destinare alle forniture e ai servizi relativi ai lavori pubblici.

Il consigliere dell’Italia dei Valori, Luigi Cirillo, ha poi proposto il rinvio dell’approvazione per meglio studiare il regolamento consegnato ai consiglieri soltanto venerdì scorso, ma la mozione non è stata approvata.

Il Regolamento è stato accettato con 17 voti favorevoli, non prima dell’integrazione del discusso articolo 12 con il 13 bis che prevede la creazione di un elenco di lavoratori interinali da cui attingere di volta in volta. Elenco creato dall’Ufficio Tecnico con apposito bando.

La chicca del consiglio di ieri: il consigliere Carmine Fabbrocino ha proposto l’immediata esecuzione del regolamento, salvo poi astenersi nella stessa votazione da lui proposta!

 
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