Molitura delle olive
Successivamente al reportage della raccolta delle olive nel Salento, fatto ai primi...
Puntuale come ogni anno, la prima settimana di novembre a Casarano e nel Salento s’inizia la raccolta delle olive.
Esistono vari metodi di raccolta, da quello con mezzi tecnologici, a quello tradizionale “a mani nude”, come si vede nelle foto. Per ottenere un olio extra vergine (tasso di acidità zero) si usa il sistema di raccolta a mano per farle cadere in un telo ed evitare così il contatto con il terreno.
Al contrario di quello che prevede la raccolta dal terreno mediante l’utilizzo di scope, in attesa del momento in cui le olive si staccano da sole; in questo caso si ha un olio con più acidità. Una volta raccolte nei contenitori, si trasportano nei frantoi per la produzione dell’olio.
L’olio di oliva è stato considerato dagli studiosi e dai medici un importante alimento per la salute dell’uomo, es: aiuta la difesa naturale per malattie dell’apparato digerente e cardiovascolare, alcune di quelle tumorali, per l’arterosclerosi, agisce sul colesterolo, favorisce l’attività del cervello ecc ecc….
Il prossimo reportage sul frantoio.
Successivamente al reportage della raccolta delle olive nel Salento, fatto ai primi...
30 novembre 2011 01:00 / 2 commenti
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Commenti (9)
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
Dalle foto e dalla descrizione si coglie l’occhio dell’intenditore o sbaglio?
Marcello Di Sarno (Redazione) scrive:
Ah dimenticavo, il piccolo amico della prima foto è uno spettacolo!
peiro scrive:
Azzeccato!!!, vengo da una famiglia di contadini per tanto con la terra sono sempre a contatto, anche se lavoro in una fabrica, e poi amo molto la natura,Il piccolo amico della foto si chiama CURIOSONE.
ciao Marcello
Maria Minopoli (Redazione) scrive:
Una tradizione, quella della raccolta manuale delle olive, che purtroppo sta scomparendo. In alcune regioni si preferisce non raccoglierle e questo è veramente uno spreco enorme. Bel reportage e belle foto ed in particolare ottimo olio quello salentino!!!
peiro scrive:
Ciao maria, hai toccato un’argomento che tocca anche noi salentini, di lasciare l’olive a terra a marcire, il motivo?:calcolando tutte le spese che il contadino supporta non vale la resa di quadagno.
Le famiglie che possiedono dell’uliveti raccolgono il far bisogno necessario e la rimanente rimane a terra.
grazie x la visita
bagli scrive:
Nel Salento è Dop (Denominazione d’ Origine Protetta) il riconoscimento assegnato all’olio prodotto nella zona di Lecce e del Basso Salento e prende il nome di Terra D’ Otranto.
Questo tipo di olio è costituito prevalentemente da due tipi di olive: Cellina di Nardò e Ogliarula leccese o salentina.Tipica della zaona di Casarano, vero Peirò!
Bel servizio, bravo, dobbiamo esaltare i prodotti e la dignità del popolo salentino nel mondo.
W l’oro del Salento!!!
peiro scrive:
Grazie Bagli x il tuo contributo,l’olio salentino rimanme uno dei miliori,però le spese che il produttore affronta sono esagerate,e molti preferiscono lasciarle x terra
ciao
Diana Cocco (Senior) scrive:
molto interessante e belle foto – bravo Giovanni
peiro scrive:
grazie DIANA