Nicola e Bari uguale binomio indissociabile da quando le reliquie del Vescovo di Myra, approdarono nel lontano 1087 a Bari.

Il racconto fotografico di Vincenzo Catalano, scrive l’Arcivescovo di Bari-Bitonto Francesco Cacucci, “ha il merito di riportarci con lo sguardo e il cuore ai luoghi di Nicola, quasi un pellegrinaggio visivo da Patara a Myra, lungo le direttrici di quella geografia nicolaiana che, attraverso gli scatti del fotografo, lascia che emergano più agevolmente, come in filigrana, i tratti del suo cammino agiografico. L’itinerario svolto dall’autore, nell’espressività delle singole immagini, coglie il nesso profondo tra i diversi luoghi abitati da Nicola, permettendo al lettore di poter cogliere, nelle quattro sezioni in cui è suddivisa l’opera, il contesto vitale della sua vicenda terrena nel quadro di un approccio artistico e documentario davvero inedito.”

Nello stand dell’artista barese Vincenzo Catalano si possono ammirare spettacolari fotografie di questo percorso nicolaiano dalla nascita del Santo fino alla sua traslazione e sepoltura. Foto stampate su materiali innovativi, tele e anche riprodotte direttamente su comuni superfici murarie con particolari tecniche di stampa, come spiega l’autore nell’immagine che lo ritrae.

Trecento immagini per raccontare di San Nicola, nei luoghi dove è nato e vissuto: un percorso nella storia del vescovo di Myra, dai natali a Pàtara sino alla traslazione verso Bari. Un percorso sull’importanza di San Nicola nel mondo, come testimonia la riproduzione della cattedrale moscovita di San Basilio, proveniente da Osimo, che troneggia a piazza Ferrarese a Bari. Questa mostra, ora allestita dall’ingegnere Catalano nella suggestiva cornice della Fiera del Levante, è stata inaugurata nella sala Murat del capoluogo pugliese.

San Nicola, patrono di Bari appartiene a Bari e Bari è diventata meta di pellegrinaggio per molte genti di diversa nazionalità e confessione religiosa.

Ma Egli è figlio d’Oriente. La spedizione dei 62 marinai baresi, decisi ad impossessarsi dei Sui resti, lo testimonia e la permanente presenza di una basilica nicolaiana a Myra ne è la conferma.
Da qui il riferimento a Myra e all’origine del suo culto nella città che lo vide Vescovo. La venerazione per San Nicola non conosce confini – da Oriente a Occidente con il Suo arrivo a Bari.

Le chiese d’Oriente e d’Occidente hanno sempre visto in questo Santo il mezzo di riconciliazione e unità in questo culto indiviso in quanto mai appartenente in maniera esclusiva solo ad una Chiesa.

 
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Commenti (3)


  1. interessante anche questo articolo!


  2. Grazie per averci raccontato questa interessante mostra. In effetti è un santo particolarmente amato dagli ortodossi.


  3. grazie lindor e grazie Rossella :)

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