Complimenti Diana, il testo è sempre preciso e coinvolgente; le foto, tecnicamente sempre impeccabili, emotivamente cariche di quella suggestione ed umanità che rende partecipe chi le guarda.
A presto
Maria
Il termine “ sepolcro” è utilizzato comunemente dal popolo fin dal 1800 e anche prima. Inoltre non è sbagliato adoperare tale termine, in quanto la parola latina “ repositorium da cui “ reposizione”, ha tra i suoi significati la parola “ sepolcro” o “tomba”. L’Altare della reposizione, è allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il venerdì della passione di Gesù. Vedo in una foto dei piattini con i germogli di grano quindi ciò che viene rappresentato è la reposizione o sepolcri, ed ogni chiesa ha una sua rappresentazione.
Gesu’ disse:
“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto” (Gv 12, 24)?
Bel reportage!:)
una forte atmosfera sembra seguire queste celebrazioni che ormai in pochi luoghi vengono presentate.Bella descrizione questa tua, seguita come sempre da ottimi scatti
Ciao Diana, per essere precisi la parola sepolcri è errata perché Gesù non è ancora morto ( il sepolcro è un luogo di sepoltura) . Il termine esatto, e che la popolazione molfettese continua a sbaglaire, un po’ per ignoranza e un po’ per “tradizione” è REPOSITORIO ……….. oltre al fatto che le esposizioni delle state dei 5 misteri, nella chiesetta di S. Stefano e quelle della processione del sabato santo, nella chiesa del Purgatorio, non sono affatto repositori ma semplici esposizioni al pubblico………… i REPOSITORI si possono trovare nelle chiese di parrocchia che riportano, ognuno a propria interpretazione, Gesù sacramentato nel ricordo dell’ULTIMA CENA.
emmaromanazzi su Gargano Woodcraft (Mattinata) scrive:
Una lezione molto interessante ed un reportage che fa ri-scoprire un passato -presente. Brava Diana
PAOLA ADAMI su Auto storiche in Viale Ceccarini (Riccione) scrive:
che belle le auto d’epoca, brava Diana, sempre in giro ^_^
emmaromanazzi su Locandine teatrali di un tempo che fu (Bari) scrive:
Una mostra interessante che permette di scoprire uno “spaccato” culturale di Bari degli anni – 20/30. Come sempre un bel reportage e belle foto!
PAOLA ADAMI su Palazzo Barone Ferrara – FAI 2013 (Bari) scrive:
che bello un palazzo dell’800 con figuranti in costume.
Ottimo fotoreportage Diana
MaGi72 su Repositari, comunemente detti Sepolcri (Molfetta) scrive:
Complimenti Diana, il testo è sempre preciso e coinvolgente; le foto, tecnicamente sempre impeccabili, emotivamente cariche di quella suggestione ed umanità che rende partecipe chi le guarda.
A presto
Maria
emmaromanazzi su Repositari, comunemente detti Sepolcri (Molfetta) scrive:
Il termine “ sepolcro” è utilizzato comunemente dal popolo fin dal 1800 e anche prima. Inoltre non è sbagliato adoperare tale termine, in quanto la parola latina “ repositorium da cui “ reposizione”, ha tra i suoi significati la parola “ sepolcro” o “tomba”. L’Altare della reposizione, è allestita non per rappresentare la sepoltura del Signore, ma per custodire il Pane Eucaristico per la Comunione che verrà distribuita il venerdì della passione di Gesù. Vedo in una foto dei piattini con i germogli di grano quindi ciò che viene rappresentato è la reposizione o sepolcri, ed ogni chiesa ha una sua rappresentazione.
Gesu’ disse:
“Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane da solo; se invece muore produce molto frutto” (Gv 12, 24)?
Bel reportage!:)
Cosimo Altomare su Repositari, comunemente detti Sepolcri (Molfetta) scrive:
Diana…..bellissimo+++
PAOLA ADAMI su Repositari, comunemente detti Sepolcri (Molfetta) scrive:
una forte atmosfera sembra seguire queste celebrazioni che ormai in pochi luoghi vengono presentate.Bella descrizione questa tua, seguita come sempre da ottimi scatti
Miryam su Repositari, comunemente detti Sepolcri (Molfetta) scrive:
Ciao Diana, per essere precisi la parola sepolcri è errata perché Gesù non è ancora morto ( il sepolcro è un luogo di sepoltura) . Il termine esatto, e che la popolazione molfettese continua a sbaglaire, un po’ per ignoranza e un po’ per “tradizione” è REPOSITORIO ……….. oltre al fatto che le esposizioni delle state dei 5 misteri, nella chiesetta di S. Stefano e quelle della processione del sabato santo, nella chiesa del Purgatorio, non sono affatto repositori ma semplici esposizioni al pubblico………… i REPOSITORI si possono trovare nelle chiese di parrocchia che riportano, ognuno a propria interpretazione, Gesù sacramentato nel ricordo dell’ULTIMA CENA.
riparolo su Habemus Papam: Francesco (Roma) scrive:
la “fortuna” aiuta quelli bravi , grande Diana , bello il reportage e tagli delle foto alla grande !!!! Complimenti !!!