Due istruttori, lo scheggiatore Michele Coppolecchia e l’aiutante istruttore Francesco Defilippo a Mattinata hanno accolto un gruppo di persone, come spesso succede, nella sede dell’Assiciazione Gargano Woodcraft per dimostrare (in piccola parte), mettendo a disposizione anni di esperienza nel campo dell’archeologia sperimentale che si occupa di capire e riprodurre con metodo scientifico manufatti e attività pratiche, ormai dimenticate, le tecniche di scheggiatura della selce, un materiale rarissimo in Italia.

Nel Gargano, costituito da un insieme di sedimenti e rocce (il più antico distretto minerario d’Europa), si trova il più importante giacimento d’Europa e quindi per i membri dell’Associazione Gargano Woodcraft, dice il presidente Marco di Bari, è stata: “una fortuna e un impulso riscoprire l’utilizzo della selce, che in passato è stato un elemento fondamentale per l’evoluzione della specie umana e delle civiltà che abitavano la nostra terra; in quanto da essa, tramite percussione, si ricavavano le lame, per poi ricavarne utensili quali punte di freccia, coltelli, raschiatori che servivano nella concia delle pelli ma anche per costruire archi, capanne, accendere il fuoco, realizzare cordame vegetale e altro.

L’Associazione Gargano Woodcraft studia, opera, sperimenta e riproduce fedelmente, anche migliorandole in base al contesto in cui viviamo, tutte le attività appartenenti ad antichi mestieri.

Marco di Bari racconta che: “sin da ragazzi (avevo 11 anni) si girovagava tra boschi e foreste della nostra amata terra e grazie a varie conoscenze avvenute casualmente come l’incontro con Silvano Borrelli (ideatore del LIAST, Laboratorio Italiano Archeologia Sperimentale Torino ), che sin da piccoli ci indirizzo in maniera professionale e ci invogliò a questi antichi mestieri quali la scheggiatura (Michele Coppolecchia, istruttore in questo campo) e anche la costruzione di archi (del quale sono istruttore esperto). Aveva delle mani capaci di dominare qualsiasi materia, di creare qualunque cosa e sempre della massima qualità: barche, chitarre, archi, boomerang, utensili preistorici, accessori di automobili, modelli architettonici, fotografie e tanto altro. Il legno, la pietra, l’argilla, il metallo e le resine sintetiche non avevano segreti per lui.”. Nicola Silvano Borrelli (Torino, 25.12.1938 / 27.5.2004) era figlio di un barbiere originario di Cerignola (FG), emigrato a Torino negli anni ’30.

Le immagini di questo fotoreportage:
Foto 1 – Ritocco della selce con il rame
Foto 2 – Pulizia del piano di ritocco
Foto 3 – Segnatura del piano da staccare con percussione
Foto 4 – Ritocco con corno di cervo
Foto 5 – Nucleo di selce
Foto 6 – Varie cupidi con tutti i frammenti asportati con tecnica di ritocco
Foto 7 – Cuspide in selce
Foto 8 – La sedia che si vede è stata costruita con materiale leggerissimo “Ferula”, presente solo nel Gargano intrecciata con fibre vegetali e con sistemi ad incastro e tiranti senza l’utilizzo di colla e chiodi
Foto 8 e 9 – da destra Michel Coppolecchia e Francesco Defilippo
Foto 10 – Progetti realizzati da Marco di Bari (Presidente Associazione Gargano Woodcraft)

Per info: www.garganoutdoor.it

 
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Commenti (2)


  1. Una lezione molto interessante ed un reportage che fa ri-scoprire un passato -presente. Brava Diana ;)


  2. grazie emma – buona serata

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