I migliori fotoreportage dell’estate
È stato il trend topic per eccellenza quest’anno. Ha tenuto banco in televisione, sui giornali, nei social network, tra le chiacchiere in coda alle poste. È durato 5 mesi… e tutto il mondo si è dato appuntamento lì. Naturalmente stiamo parlando dell’EXPO 2015, la fiera universale allestita quest’anno a Milano, che ha offerto ai milioni di visitatori che hanno affollato i padiglioni (su oltre 150.000 metri quadrati espositivi) una immersione culturale e gastronomica senza pari. “Culturale” perché ogni padiglione nazionale offriva un bagaglio di informazioni, documenti, foto, tradizioni e architettura del paese rappresentato. “Gastronomico” perché il tema di questa edizione è stato proprio il cibo, connesso all’alimentazione: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Impossibile non riflettere di quanto la nostra alimentazione sia legata a doppio filo con la sostenibilità dell’ambiente. Questo, con assieme ai cambiamenti climatici, rappresenta una delle sfide che dovremo affrontare nell’immediato futuro. Una produzione e distribuzione alimentare più rispettosa dei popoli e del pianeta sul quale viviamo, per far sì che il magnifico “Albero della Vita” continui a rappresentare la cosa più sacra e preziosa per l’uomo.
E proprio “Alla vita’” è il titolo dello show del Cirque de Soleil, una delle date del variegatissimo calendario di eventi che costellano l’EXPO milanese. L’ennesimo spettacolare spettacolo della famosa compagnia internazionale di circo acrobatico ha strabiliato gli elettrizzati spettatori accorsi in massa all’Open Theatre, sospesi in un’atmosfera di straordinaria suggestione per circa un’ora. 48 artisti internazionali (di cui 23 italiani) hanno portato in scena il sogno, il volo, la leggerezza, il viaggio, oscillando su pertiche flessibili di 4-5 metri di altezza in un caleidoscopio di luci, musica e costumi elaborati e coloratissimi. La consueta cifra stilistica del “Circo del Sole” sigilla col botto la maestosità dell’evento-contenitore!
Ora un’altra storia che sembra una favola… se non fosse drammaticamente reale, che narra di una vita spezzata (assieme a centinaia di migliaia di altre) per colpa di quel “sole maledetto”. Sadako Sasaki è il nome di una ragazzina giapponese la cui vita è stata recisa dalla lunga mano mortale delle radiazioni della bomba atomica di Hiroshima. Quando scoprì che le restava pochissimo da vivere a causa di una sopravvenuta leucemia, Sadako, ispirandosi ad un’antica leggenda, cominciò a piegare la carta per ricavarne 1000 piccole gru con la tecnica dell’origami. Se fosse riuscita a realizzarne mille, avrebbe potuto esprimere un desiderio, ma la malattia fu più veloce della sua determinazione. Nel sottopasso delle Cure a Firenze, il collettivo artistico “Border Papers” ricorda la sua toccante storia appendendo proprio 1000 gru di carta, in omaggio alla tenacia di una bambina che ad Hiroshima continua a tendere una gru d’oro verso il cielo.
Uno che ha sempre bramato di arrivare ad un passo dal cielo, tenendo però i piedi ben saldi per terra, è senza dubbio Reinhold Messner. L’alpinista altoatesino, famoso per aver scalato tutti gli “ottomila” metri del pianeta, è anche fondatore del “Messner Mountain Museum Corones” di Marebbe. Progettato dell’architetto di fama mondiale Zaha Hadid e impiantato in organicamente a più di 2000 metri sul Plan de Corones (quasi tutta la struttura si trova sottoterra), il MMM è un museo tematico dedicato alla nobile disciplina dell’alpinismo tradizionale. La scelta del sito non è casuale: la zona di Plan de Corones è crocevia di tre diverse culture: quella italiana, quella tedesca e quella ladina. Poco distante, la gigantesca campana “Concordia 2000”, consacrata a San Bernardo, rintocca ogni mezzogiorno e ogni volta che l’umanità compie un passo in più verso la pace e la fratellanza dei popoli, echeggiando tra le alte vette dei monti e dello spirito.
Lo “slancio verso l’alto” è la principale qualità che caratterizza l’architettura gotica, Ma oltre ad austeri edifici, il gotico è stato un fenomeno che ha coinvolto i campi più diversi della produzione culturale umana, qualificandosi come un vero e proprio genere tematico. Venezia omaggia questo modo di intendere l’arte con la mostra Gotika Glasstress 2015 nelle sale di Palazzo Franchetti, sul Canal Grande, sede dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Si tratta di un evento promosso e organizzato dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, Berengo Studio e Fondazione Berengo. Artisti provenienti da più di venti nazioni diverse hanno messo in forma la loro concezione di gotico, ed ecco pronti per l’esposizione monoblocchi surreali che sembrano caduti da universi alieni; una mano nero mozzata che non ha retto il peso di “mandorle” di vetro; un volto angosciato che perde se stesso dentro una bottiglia e altre figure inquietanti, amorfe, sedimenti di zone d’ombra dell’animo.
Di tutt’altro “calore” il vetro delle milioni di lampadine che illuminano a giorno la piccola cittadina di Scorrano. Ogni anno, in occasione della ricorrenza di Santa Domenica, vengono innalzate vaste “parazioni” di luminarie e il comune salentino sembra incendiarsi di sfolgoranti colori. Dalle parole dell’autrice del fotoreportage: “Le suggestive, maestose e sfavillanti accensioni di luci, a tempo di musica, sono frutto di imponenti opere artigianali realizzate in legno e migliaia di luci coloratissime, led e laser che creano giganteschi scenari (trionfo dello sfarzoso barocco), in 3D, quali gallerie, palazzi, torri, archi, frontoni, disegni, ricami, forme geometriche e tortuose prospettive. Sono opere di alto livello artigianale che si sposteranno anche in altre nazioni, commissionate dai “buyer” presenti all’evento”. Un gran spettacolo che lascia strabiliati migliaia di visitatori, abbagliati col naso all’insù da una cattedrale di luce.
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peiro:
Bel reportage Diana, grande partecipazione di Donne. Saluti...
Commenti (3)
Diana Cocco (Senior) scrive:
Grazie mille Luciano – come sempre un reportage perfetto k: che sapientemente descrivono sei interessanti fotoreportage
Auguri di Buon Feste a te e alla Redazione di Comuni Italiani.
Diana Cocco (Senior) scrive:
oppps descrive
marivodo (Senior) scrive:
:flowers: grazie Luciano hai fatto una bella sintesi dei nostri fotoreportage :flowers:
Auguri a te e a tutti della Redazione :Natale: