Lunedì 1º giugno 2015, ero tra le oltre duecentocinquantamila persone in visita alla grandiosa Expo Milano 2015; oltre 150.000 metri quadrati espositivi, aperti fino al 31 ottobre 2015, di tutti i Paesi del mondo che con il cibo, le luci, i suoni, i colori e i sapori hanno come tema conduttore Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, secondo la propria cultura e le proprie tradizioni.

Al centro di Lake Area, nello spazio italiano, di fronte a Palazzo Italia, ecco uno dei simboli di Expo: il maestoso e svettante albero della vita (foto n. 1), 35 metri di legno e acciaio25 metri di apertura, con milleduecento spettacoli di giochi d’acqua, luce, effetti tridimensionali e musica e immancabile accensione notturna spettacolare, ideato dal designer e creativo Marco Balich in collaborazione con lo studio Giò Forma.

I 14.000 metri quadrati del Padiglione Italia (foto n. 5 e 6) si compongono di: Palazzo Italia, quattro edifici sul Cardo e il Lake Arena con l’”albero della vita”. Sotto il sole cocente, dopo un’attesa di minimo due ore, le persone che sono riuscite ad entrare nel “Palazzo Italia” hanno scoperto le eccellenze italiane legate al cibo e all’alimentazione, dalle materie prime ai prodotti finali; le eccellenze agricole, turistiche, enogastronomiche. Una Mostra dell’Identità Italiana che, con l’aiuto delle 21 Regioni e Province autonome, racconta le quattro Potenze Italiane: la Potenza del Saper Fare, Potenza della Bellezza, Potenza del Limite e la Potenza del Futuro con il mosaico dal quale si leva l’”albero della vita”; la Mostra dei Mercati; la rappresentazione dei Territori e delle Regioni Italiane. Visitare il ”Made in Italy” all’Expo Milano 2015 significa anche gustare i prodotti italiani quali pane, vino, birra, acqua minerale, caffè, gelato, pizza, latticini e salumi nelle piazzette e spazi interni dei Cardi Italiani.

Tra i tanti padiglioni, posti tra Cardi e Decumano, sono considerati i più belli: Padiglione Zero che racconta la storia dell’umanità, Padiglione Azerbaijan con tre sfere di vetro per rappresentare le tre diverse biosfere, Padiglione Emirati Arabi Uniti con alte pareti ondulate di sabbia increspata dal vento, oasi e sistemi di recupero dell’acqua piovana danno la sensazione di essere tra le dune del deserto, Padiglione Giappone, con fiori di loto, risaie, cicogne e spettacoli tradizionali, Padiglione Malaysia a forma di quattro semi in legno lamellare, Padiglione Vietnam a forma di fiore di loto, Padiglione Thailandia con al centro il “ngob”, cappello tradizionale dei coltivatori di riso, Padiglione Cina che ha come tema conduttore l’equilibrio tra gli uomini, la natura e l’ambiente, Padiglione Corea del Sud – un edificio gibboso molto Tecno-Pop, Padiglione Messico a forma di una gigantesca pannocchia di mais, caratteristico alimento messicano, Padiglione Brasile dove si passeggia sopra la Foresta Amazzonica e ci si arrampica su enormi reti che simulano ambienti naturali, Padiglione Regno Unito con il suo campo fiorito e l’immenso alveare di acciaio che racconta l’importante ruolo delle api nel nostro ecosistema, la loro temibile scomparsa e della sfida tra la natura, la creatività, scienza e tecnologia, Padiglione Monaco – riflessione sull’ecologia, il riciclo e il riuso creativo, sulle coltivazioni anche di giardini verticali e vari sistemi di raccolta di acqua piovana, Padiglione Svizzera con quattro torri colme di prodotti alimentari che si abbassano man mano che i visitatori prendono i prodotti, Padiglione Francia – riferimento ai tipici mercati coperti delle cittadine francesi con il tetto decorato con bottiglie di vino e prodotti tipici, Padiglione Germania – dedicato alla riduzione degli sprechi alimentari, riutilizzo delle biomasse domestiche e la salvaguardia della biodiversità urbana, flora e microfauna, Padiglione Austria ed il suo bosco, Padiglione Russia a tipica forma dei padiglioni sovietici e russi, Padiglione Ungheria con l’arca di Noè, simbolo della salvezza degli uomini con ai lati i tamburi sciamanici, Padiglione Repubblica Ceca che tratta la riciclabilità dei materiali e tanti altri padiglioni, Padiglione Stati Uniti con i giganteschi orti verticali e sulla cui terrazza, oltre ad ammirare dall’alto l’Expo, ci sono ragazzi che ballano tutto il giorno, Padiglione Israele paladino dell’irrigazione a goccia con pareti di orti verticali.

Meritano una visita anche i Cluster per approfondire le nostre conoscenze sulla cioccolata e sul caffè con gli stand dei Baci Perugina e le frasi d’amore da leggere assolutamente, il maitre chocolatier della Lindt che prepara cioccolatini offerti a chi visita lo stand, il punto di ristoro della Nutella e i maggiori stati produttori di caffè, il Padiglione Vino non solo per approfondire la storia dell’origine del vino ma anche per degustarlo, il Children Park dove giocando, i piccoli possono imparare sull’irrigazione, risparmio idrico e sull’energia del movimento, un momento di sport alla Technogym Arena e tanto altro.

Tutto sommato posso affermare che è stato un momento culturale a 360 gradi, una giornata indimenticabile che consiglio a tutte le persone (donne mi raccomando scarpe molto comode e senza tacchi) anche se, entrata alle 10.00, ho lasciato l’Expo Milano 2015 alle 20.00, un po’ rammaricata per non aver potuto assistere allo spettacolo notturno, stanchissima per aver camminato tanto pur di visitare più padiglioni possibili, un po’ delusa per non essere riuscita a visitarne altri a causa di interminabili file ma felice per quello che ho visto e per aver visitato e gustato i tipici piatti sudanesi che mi ricordano l’infanzia, per aver pilotato un aereo in un volo simulato su Venezia nel Padiglione Alitalia – Etihad e di aver portato a casa qualche ricordino tra i quali una caricatura che mi riguarda.

 
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Commenti (9)


  1. Grazie diana, ottimo reportage, corredato da splendide fotografie. Bravissima come sempre…


  2. Non avevo volutamente preso in considerazione l’andare all’expò di Milano. Grazie al tuo fotoreportage mi hai messo addosso una tale curiosità e una tale smania che prenderei il primo treno in partenza da qui…. Mi piace!


  3. grazie Emanuela – è un complimento favoloso – sono felice di averti messo addosso una tale curiosità perché ti assicuro che devi andarci e se avevvi potuto postare più foto ….. ;-)


  4. …,. immagino quante ne avresti da pubblicare!!!!!!anch’io, ogni volta che devo fare una cernita, ho grandi difficoltà, mi dispiace sempre dover rinunciare a qualche scatto….. . Alla fine penso che scegliamo quelle che maggiormente raccontano visivamente quello che abbiamo scritto. È così anche per te?????


  5. sì Emanuela, nella maggior parte dei casi è proprio così ;-)


  6. Grazie per il tuo commento.

    Brava e complimenti a te che sei stata la Prima.

    Un saluto dal lago

    M.


  7. ci sono stata anch’io e ho cercato di fare qualcosa di diverso da te e Maury :flowers:


  8. visto Dominique – bravaaaaaaaaaaa :-)

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