Un nuovo tassello è stato aggiunto al mosaico della “Metro dell’Arte” di Napoli, che pian piano si avvia alla conclusione dei lavori. Lo scorso 18 settembre è stato inaugurato, infatti, un nuovo tratto: il percorso pedonale che va dalla stazione di “Toledo” fino all’uscita di Montecalvario, nel cuore dei Quartieri Spagnoli.

Inizia con due tapis roulant che dalla “Toledo” si inoltrano per 80 metri di percorso portando fino alle scale mobili. Esse effettuano la lunga risalita fino alla piazza Montecalvario.
Sono ripartite in tre rampe, di cui la prima ha una lunghezza di 60 metri, supera un dislivello di 31 metri circa ed è risultata la più lunga in Europa esistente in un esercizio pubblico.

Ho percorso a piedi le scale, in discesa, ed ho contato 324 gradini! (potrei essermi sbagliata solo per difetto) Il dislivello fra il piano dei binari e la piazza in superficie è infatti di ben 50 metri.

Lungo la parete dei tapis roulant oltre 1600 foto di persone più o meno note accolgono il viaggiatore: è l’opera del fotografo italiano OlivieroToscani: “Razza umana”, dedito alla fotografia come comunicazione pubblicitaria.

Lungo la prima rampa di scale, su pannelli neri, spicca la scritta in lettere argentate: “Rame fuso versato sul bordo della baia di Napoli” – “Molten copper poured on the rim of the bay of Naples”. Si tratta di una installazione grafica dell’artista statunitense Laurence Weiner, rappresentante dell’arte concettuale.

Il primo pianerottolo reca nove stampe in bianco e nero del fotografo Luciano Romano, per il progetto dell’iraniana Shirin Neshat: “Il teatro è vita, la vita è teatro – don’t ask where the love is gone”. L’artista contemporanea Neshat si dedica all’esplorazione delle condizioni sociali della donna nell’ambito della cultura islamica.

Sul secondo pianerottolo spiccano tre giganteschi pannelli in ceramica di Ilya ed Emilia Kabakov: “The Flying – le tre finestre”.
Ilya Kabakov, artista ucraino, anch’egli rappresentante dell’arte concettuale, in collaborazione con la nipote Emilia, divenuta poi sua moglie, ha realizzato numerose opere esposte in musei di tutto il mondo.

L’intera parete del terzo pianerottolo è ricoperta dal grande pannello in mosaico e ceramica intitolato “Engiadina”, opera di Francesco Clemente, pittore e disegnatore italiano con riferimenti impressionisti.
Egli vive a New York ed è membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Lettere.

Il quotidiano Daily Telegraph, lo scorso novembre 2012, definì la stazione di “Toledo” come la più bella ed attraente fra le ventidue prese in considerazione a livello europeo e prossimamente la nostra Metro riceverà a Londra un prestigioso premio di cui gli abitanti partenopei possono andare ben fieri.

Ancora un paio di mesi ed avremo l’attivazione della stazione “Garibaldi”.
Il top della Linea 1 di Napoli si raggiungerà con l’apertura della stazione di “Piazza Municipio”, che includerà anche un museo dai reperti archeologici davvero unici!

 
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