In occasione dei festeggiamenti del bicentenario del quartiere Murattiano, nella perfetta location del Foyer Teatro Petruzzelli – dal 5 al 10 aprile 2013 – la mostra di locandine teatrali di sala ripropone uno spaccato di storia cittadina a partire dalla vita teatrale tra gli anni ’20 e ’30 del Novecento della città di Bari.

Sono raffinati esempi di comunicazione grafica e architettura tipografica, oggi anche digitalizzati; il primo strumento reale di comunicazione e promozione per le opere teatrali per gli spettacoli.

Ben undici teatri: Fenice, Fiera del Levante, Garibaldi, Giardino Modernissimo, Kursal Santalucia, Margherita, Oriente, Petruzzelli, Piccinni, Sociale e Cinema Umberto in un quadrilatero di poco meno di quattro chilometri quadrati, contenitori culturali di opere liriche, operette, spettacoli di prosa, varietà e sale cinematografiche; tutti aperti ed operanti negli anni dal 1924 al 1934. Una breve storia di archivio raccontata attraverso la magia di immagini “Strillo di Sala, “locandine teatrali di un tempo che fu”.

Attraverso tali testimonianze di storia sociale e culturale, Bari si proponeva come una città in crescita moderna e operosa che ambiva ad abbandonare un ruolo di città di periferia per diventare città Europea attraverso il veicolo culturale nelle manifestazioni d’arte.

La promozione di questo evento a partire dalla disponibilità offerta dalla Famiglia Montrone che ha messo a disposizione 50 locandine originali, su oltre 165, della collezione storica del papà Michele, appassionato di teatro, nato “capo claquer” (colui che sostiene e anima gli attori e riscalda il pubblico) degli inizi del Novecento, è opera dell’Associazione Archeo Club Bari “Italo Rizzi”. La responsabile organizzativa dell’Associazione Nini Spinetti Bartolo nel ringraziare la Teca del Mediterraneo e il Consiglio Regionale della Puglia, dice: Il bicentenario di una città è un momento importante per mettere ordine nei ricordi, ma anche per guardare con fiducia al futuro.

La passione allo “spettacolo dal vivo” di Michele Montrone (Bari 1908 – 1995), il suo interesse alle riviste degli spettacoli baresi, la sua raccolta di locandine divenuta poi collezione, la sua preparazione nel settore, le sue visite nei teatri dove acquisendo sempre più gusto e competenza, facendosi notare dai gestori dei teatri stessi, tanto da divenire apprezzato claquer, ci offrono una valida testimonianza di storia del patrimonio artistico-culturale di Bari, “di un tempo che fu” in netto contrasto con i tempi di oggi dove quei pochissimi eventi culturali non riescono a coinvolgere le masse giovanili, ormai lontane dalla cultura aulica del teatro. La Mostra nasce anche come provocazione per stimolare la città a pensare al suo nobile passato, quello teatrale, che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo, “per promuovere la storia del nostro patrimonio artistico-culturale” (Daniela Daloisio) e come stimolo a recuperare la “conoscenza”, a sollecitare le autorità e l’interesse dei giovani.

Apre l’inaugurazione della mostra con un suo intervento Onofrio Introna e a seguire Maria Pia Pontrelli che cura il progetto archivi teatrali Ottocento e Novecento in Puglia, Daniela Daloisio – Dirigente Servizio Biblioteca e Comunicazione Ist. Consiglio Regionale Puglia, Franco Neglia Presidente Associazione “Murattiano”, Antonino Greco Presidente dell’Associazione Archeo Club Bari “Italo Rizzi” e Luciano Montrone figlio del collezionista Michele. Collabora nel progetto archivi teatrali Katia Colosimo, autrice del filmato di 13 minuti proiettato durante l’inaugurazione.

Info: Bari, Foyer Teatro Petruzzelli
5 – 10 aprile 2013
Sabato 6 e Domenica 7 ore 10,00-13,00
Lunedì 8 – Martedì 9 e Mercoledì 10 ore 10,00-13,00 15,30-18,30

 
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Commenti (4)


  1. Una mostra interessante che permette di scoprire uno “spaccato” culturale di Bari degli anni – 20/30. Come sempre un bel reportage e belle foto! :)


  2. buongiorno Emma – buona domenica e grazie


  3. interessante evento per un bel fotoreportage. Complimenti Diana!

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