Si è svolta sabato 4 febbraio, alle ore 17.00, presso la sede dell’Associazione Culturale Città del Sole di Napoli, la pièce teatrale per due atti unici “Sole in Toro, Luna in Capricorno”, presentata da Hobos Teatro.
Il titolo potrebbe trarre in inganno, viene subito da pensare, infatti, ad uno spettacolo a tema astrologico, ma, in realtà, si tratta di uno spettacolo in due quadri sulla guerra.

Lo spettacolo ha inizio con uno struggente dialogo tra una giovane partigiana e un gerarca fascista in fuga, in cui i fallimenti pubblici e le sofferenze personali si mescolano. Il serrato confronto tra i due si chiude all’alba del 25 aprile 1945, il nuovo giorno si apre con la speranza e la promessa della pace.
Sessant’anni dopo, però, la promessa non verrà mantenuta: l’alba di un 25 Aprile del terzo millennio si apre con la certezza della guerra, narrata dalla voce di una radio che trasmette notizie di bombardamenti che distruggono, con le case e gli ospedali, anche il diritto alla nascita dei bambini di un paese in guerra.

Lo spettacolo si chiude con il rumore delle onde del mare che preannuncia l’arrivo dei gommoni con gli immigranti, frutto di guerre, di oppressioni e desiderio di pace, mentre il Sole in Toro e la Luna in Capricorno sprigionano sugli uomini una forza insensibile, fredda e calcolatrice.
Grande è stata la partecipazione tra i presenti; l’Associazione Culturale Assodipendenti ha avuto il grande piacere di essere tra gli invitati e assistere ad uno spettacolo pregno di arte, di emozioni e di grandi momenti di riflessione.

Il dibattito che n’è scaturito, infatti, è stato occasione di confronto su alcuni punti salienti dello spettacolo: l’atrocità della guerra, la capacità negli uomini di salvaguardare i propri interessi, la consapevolezza che l’uso estremo della tecnologia porti a far perdere l’autenticità dei rapporti umani, la banalità del male presente in tutte quelle persone che hanno scelto il male consapevolmente o perché, come afferma, cinicamente il gerarca fascista: «Mi ci sono trovato!».

Gli attori, Paola Annicchiarico, Sebastiano Cappiello, Barbara Esposito Bonaccorsi, Daniele Mattera, Mariagabriella Striani, hanno regalato ai presenti intense emozioni, ma nel contempo, hanno trasmesso un insegnamento di vita, quello secondo cui «Tutto ciò che è stato non si ripeta. La Storia è adesso! La stiamo facendo noi, ora qui!».

La regia dello spettacolo è di Daniele Mattera, le luci e i suoni sono stati curati da Alfredo Giraldi.

Le seguenti foto illustrano:
1) momenti dello spettacolo: foto 1-8;
2) fase di dibattito con il pubblico: foto 9-10

 
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Commenti (2)


  1. Grazie Maria Girardo per la bella recensione. Francesco Mistretta, co-autore con Daniele Mattera dello spettacolo.


  2. Grazie a lei, Francesco, per il suo commento e il suo apprezzamento.

    Per quel che mi riguarda, posso solo dire di aver cercato, con la presente recensione, non solo di suscitare curiosità, ma altresì trasmettere al lettore quello stesso messaggio di riflessione e quella stessa “emozione” vissuta dal pubblico presente in sala, fornendo un unicum di uno spettacolo che, nella sua interezza, a me e al pubblico presente ha trasmesso tanto, in termini emotivi, e tanto ha dato da riflettere!

    Complimenti vivissimi a lei e ai suoi colleghi.

    Saluti.
    Maria Girardo

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