“Per il dipartimento nazionale della Protezione Civile possiamo anche morire!” Suona molto dura l’accusa dei responsabili della sezione oplontina di Forza del Sud, che non digeriscono la risposta del prefetto Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile nazionale, alla loro lettera per richiamare al senso di responsabilità gli amministratori sull’annosa questione del ponte di via Sepolcri.

“Così come fece Ponzio Pilato, si e’ lavato le mani in merito alle richieste riguardanti i ritardi per la ricostruzione del ponte di via Sepolcri che collega Torre Annunziata ai comuni dell’entroterra e al presidio ospedaliero di Boscotrecasescrivono in una nota i referenti del partito. – In una missiva inviata allo stesso alto funzionario, ritenuto garante e responsabile della sicurezza della popolazione italiana, e per conoscenza anche a molte altre importanti figure del panorama politico italiano, nella quale si evidenziava l’importate ruolo del ponte, in quanto veloce via di fuga, in caso di calamità naturali e di emergenze sanitarie, abbiamo ricevuto dal prefetto una risposta disarmante”.

“In relazione alla lettera aperta relativa alla problematica del mancato ripristino del ponte di via Sepolcri, nel territorio del Comune di Torre Annunziata, spiace comunicare che il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, non ha diretta competenza nella telematica segnalata. Questa, infatti, rientra nelle attività proprie delle Amministrazioni territoriali. Al riguardo lo scrivente, in data odierna, ha provveduto a sensibilizzare la regione Campania e le Autorità locali su tale, rilevante, questione”: è la risposta di Gabrielli.

“Forza del Sud alla luce di questo amaro responso, ricevuto dal capo della protezione civile, si chiede: qual è l’effettivo ruolo della protezione civile in una zona altamente a rischio, come quella vesuviana? Se esistesse un valido piano di evacuazione in caso di calamità naturale, come e chi dovrebbe attuarlo? Quanto costa a noi contribuenti, l’apparato campano della protezione civile e che attività svolge, mezzi e uomini? – continua la nota – Noi chiediamo il ripristino immediato del ponte di via Sepolcri, anche con una provvisoria struttura metallica di tipo militare, in modo da consentire il transito di uomini e  mezzi, ribadendo che qualora questo non dovesse accadere riterremo responsabile l’intero dipartimento della protezione civile nazionale e regionale per le eventuali disgrazie”.

 
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