Ventidue anni per un processo: l’ente pubblico dovrà versare sedicimila euro ad una ottuagenaria che si era rivolta allo Studio Legale AFM per risolvere dfinitivamente le lungaggini burocratiche.

Aveva presentato ricorso nel giugno del 2008 per denunciare l’eccessiva durata del processo pensionistico di I grado, durato 22 anni e 6 mesi. La Corte di Appello di Napoli le riconosce 15.600 euro a titolo di equa riparazione dei danni. Protagonista è una ottuagenaria che si era rivolta agli avvocati del Foro di Torre AnnunziataAldo Avvisati e Marialuisa Faraone Mennella, dello Studio Legale AFM.

“La malcapitata aveva avviato nel 1985 un giudizio davanti alla Corte dei Conti di Roma, III Sezione Giurisdizionale per le pensioni civili e, soltanto nel 2008, ha ricevuto comunicazione che il giudizio stesso era stato incardinato innanzi alla Corte dei Conti, sezione Giurisdizionale della Campania – spiega l’avvocato Avvisati – Per vedersi concretamente attribuite le somme disposte dalla Corte d’Appello in sentenza del giugno 2009, vista la ritrosia del Ministero al pagamento, ha dovuto attivare un ulteriore giudizio cosiddetto di “esecuzione”, impiegando, per inciso, altri due anni dal pronunciamento della Corte stessa”.

 
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