Nel marzo del 2006 la Regione Campania e la TESS stipulano una convenzione per la realizzazione di ulteriori attività in prosecuzione e specializzazione del programma di assistenza tecnica già svolto.
In particolare la convenzione disciplina tre distinti programmi e progetti di sviluppo proposti dalla TESS ed insistenti nell’area vesuviana costiera.

La TESS, con una comunicazione dell’agosto del 2006, invita i Comuni dell’area vesuviana, a presentare proposte progettuali per l’assegnazione delle risorse finanziarie. Nell’ottobre del 2006, il Comune di Torre Annunziata presenta una domanda di finanziamento per la realizzazione di uno studio di prefattibilità per il progetto dal titolo “POLO DI RICERCA NAUTICA”, per un importo di € 36.000,00.

Con deliberazione di giunta, nell’ottobre dello stesso anno, su proposta del direttore generale e dell’assessore Telese, si approva lo schema di convenzione da stipularsi con TESS. La convenzione ha per oggetto la redazione di uno studio di pre-fattibilità, per la realizzazione del polo di ricerca e formazione per la nautica a Torre Annunziata.

Nell’aprile del 2007, il Commissario Straordinario ed il direttore generale, dichiarano di approvare la candidatura del progetto “Attrezzature di completamento al servizio del polonautico a Torre Annunziata”, all’avviso pubblico per la costituzione di un Parco Progetti Regionale, riconoscendo TESS quale soggetto attuatore.

Nello stesso periodo, viene prodotta la dichiarazione di approvazione della candidatura del progetto denominato “Portualità Turistica. Riqualificazione dell’ambito vesuviano”, demandando a TESS la cura degli adempimenti consequenziali e riservando al Comune il ruolo di soggetto attuatore.

Nel maggio del 2007, inoltre, il Commissario Straordinario ed il direttore generale, dichiarano di approvare la candidatura del progetto denominato “Riqualificazione area industriale dismessa, fascia a mare da località Rovigliano al porto di Torre Annunziata”, all’avviso pubblico per la costituzione di un Parco Progetti Regionale, riconoscendo sempre la TESS quale soggetto attuatore.
Con le medesime modalità, si approva la candidatura del progetto “Centro per la formazione e la ricerca nautica a Torre Annunziata”.

Con successivi decreti dirigenziali regionali, vengono ritenuti ammissibili, i seguenti progetti:

  • Riqualificazione area industriale dismessa, fascia a mare da località Rovigliano al porto di Torre Annunziata per € 22.060.000,00;
  • Attrezzature di completamento al servizio del polo nautico a Torre Annunziata per € 4.950.000,00;
  • Centro per la formazione e la ricerca nautica a Torre Annunziata per € 23.448.000,00.

Con deliberazione del Commissario Straordinario nel giugno del 2007, su proposta del direttore generale, si approva lo studio di prefattibilità relativo al Centro di ricerca e formazione per la nautica a Torre Annunziata.
Lo studio viene redatto dalla società TESS e firmato dal progettista, da quest’ultima incaricato, Antonio Napolitano.

L’intervento progettuale interessa un’area complessiva individuata tra gli insediamenti industriali ex Ilva Pali Dalmine e l’ex area Deriver, prospicienti al mare, di circa 56.000 mq. L’area che la TESS individua risulta di proprietà della società CAVI COSTRUZIONI snc. L’intervento proposto viene finalizzato al riutilizzo dell’area ed alla sua bonifica.

Il modello organizzativo proposto prevede, tra l’altro:

  • laboratorio di idrodinamica navale con tunnel di cavitazione;
  • vasca di acque calme;centro di calcolo elaborazione dati
  • sperimentali;
  • officina meccanica;
  • fonderia;
  • officina stampi e modellatore laser;
  • falegnameria; officina elettrica ed elettronica;
  • laboratorio per organizzazione e sviluppo riprese fotografiche e
  • video di superficie subacquee;
  • biblioteca specializzata;
  • uffici per rapporti esterni e clienti;
  • uffici amministrativi interni.

Dalle informazioni acquisite successivamente, risulta quanto segue. Nell’ottobre del 2007 viene ultimato il progetto definitivo e presentato alla Regione Campania ed al Comune di Torre Annunziata. Il progetto viene trasmesso a Brunella Rallo, dirigente regionale, per la presentazione dello stesso alla rassegna internazionale “Urban Promo”, che si è tenuta a Venezia tra il 21 e 24 novembre 2007.

Agli inizi del 2008 si modificano gli indirizzi dell’Amministrazione Comunale. Il progetto non va più localizzato nell’area inizialmente individuata da TESS, ma si pensa di utilizzare il volume dei capannoni di proprietà comunale adiacenti all’area Apreamare. Per questa seconda ipotesi progettuale, si segnala l’affiancamento professionale da parte dell’ingegner Giovanni Scigliano, al fine di pervenire al nuovo progetto definitivo.
Nell’ottobre dello stesso anno viene presentato il progetto definitivo all’Amministrazione Comunale relativo alla ristrutturazione del capannone e dell’area antistante.

Agli inizi del 2009, su indicazione dell’Amministrazione Comunale, in ragione di possibili dinieghi da parte della Soprintendenza, si chiede ai progettisti di redigere un terzo progetto, che tenesse conto delle modifiche che la stessa Soprintendenza avrebbe potuto richiedere ed anche in virtù dell’attività che il Comune aveva posto in essere in partenariato con un Consorzio di privati, ai fini della proposizione di un Piano Urbanistico Attuativo, relativo all’intera fascia di costa.

Con decreto dirigenziale nel luglio 2009, la Regione Campania dichiara l’ammissibilità del progetto, inserendolo nel Parco Progetti Regionale, per una spesa prevista pari a € 23.448.000,00.

Nel settembre del 2009, viene presentata la terza ipotesi progettuale, in ragione delle indicazioni dell’Amministrazione Comunale.

Con deliberazione di giunta del novembre 2009, si prende atto del progetto presentato dalla TESS, redatto dall’architetto Antonio Napolitano e dall’ingegner Giovanni Scigliano. Si prende atto, altresì, che l’intervento si attua su aree di proprietà comunale, autorizzando la TESS all’utilizzo delle aree stesse, in considerazione del fatto che il destinatario finale delle opere resta il Comune di Torre Annunziata e che le stesse saranno a servizio del polo nautico, presente sul territorio.

Il progetto risulta interamente finanziato con fondi di cui al Parco Progetti Regionale (POR 2007-2013).
A dicembre del 2009, il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, attesta che il progetto può essere cantierabile, ai sensi della normativa vigente.

A febbraio del 2011, dopo più di un anno di assoluto silenzio, dalle colonne del quotidiano METROPOLIS, il sindaco Starita dichiara: “Comodato d’uso gratuito a chi assume operai espulsi dai cicli produttivi”. L’idea è quella di concedere, mediante un bando pubblico, la struttura (capannone ex Deriver di proprietà comunale), in comodato d’uso gratuito a quegli imprenditori che si impegnino ad assumere esclusivamente lavoratori espulsi dai cicli produttivi.

E il progetto del centro per la formazione e la ricerca nautica?
E il PUA (Piano Urbanistico Attuativo) presentato alla Soprintendeza per la riqualificazione della fascia di costa?E i potenziali finanziamenti regionali?

La verità è che si continua a navigare a vista, ed il “Comandante” ed i suoi fedelissimi collaboratori, hanno le idee veramente confuse!

Siamo oramai alla schizofrenia politica!

 
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