Il week-end appena trascorso ha rappresentato un crocevia importantissimo per il calcio a Torre Annunziata: l’intreccio tra passato, presente e futuro è di quelli che difficilmente si ripeterà.

Andiamo con ordine.

Sabato mattina, allo stadio Giraud, si è tenuta la conferenza stampa durante la quale la società ha ufficializzato la notizia dell’acquisizione del logo del Savoia 1908, il passato.
Il presidente Raffaele Verdezza, molto cauto come sempre, ha dichiarato che l’idea di compiere questo passo era già matura da qualche mese ma si è voluto procedere a riflettori spenti sia per una questione propriamente tecnica (il valore del logo sarebbe potuto lievitare) e sia per non destabilizzare l’ambiente in caso l’operazione non si fosse conclusa positivamente.
Oltre la stampa, hanno partecipato alla conferenza anche alcuni tifosi, visibilmente emozionati per il ritorno del vessillo biancoscudato originario sulle magliette della squadra cittadina.
Tutti d’accordo sul fatto che il logo completa brillantemente il cammino intrapreso fino adesso da quella che un tempo era conosciuta come l’Atletico Savoia, quella seconda quadra cittadina che non riscuoteva mille simpatie e che adesso, grazie al gruppo di persone che la gestisce, regala un sogno quotidiano a quella parte della città di vena calcistica.

Palesemente di natura soggettiva la visione del futuro per questo progetto: c’è chi vorrebbe un salto di qualità istantanea, saltando un ulteriore purgatorio come quello che può essere il campionato di Eccellenza e cercando di acquisire il titolo di qualche squadra di serie D o addirittura di categoria superiore con la scusante che il blasone di questa città non merita palcoscenici di basso profilo.
L’idea del salto immediato non piace però ai vertici della società che, giustamente, non vogliono portare fretta a un percorso che vede cogliere i propri frutti proprio grazie a un lavoro progettuale e curato quotidianamente, come dimostra l’ottimo settore giovanile di cui è a disposizione la società.
Accelerare i tempi rischierebbe di bruciare tutto e di ritrovarsi nuovamente parole scomode, e già conosciute in passato, quali debiti, difficoltà e fallimenti. Meglio non rischiare.

Il presente narra invece di un Savoia che mantiene immutato il distacco con il Città di Pompei grazie ad una grande prova di carattere sul campo del Pimonte: si è vista una squadra appagata nei primi 45′, proprio fino al vantaggio del solito Balzano che, sui seguiti di un corner, ha messo dentro di testa.
Il vantaggio ha paradossalmente acceso la gara e i ritmi portando al pareggio il Pimonte (al 55′ Somma) che accarezza anche il sogno del colpaccio con qualche occasione sciupata di troppo. Ma al 92′ è ancora Balzano, dal dischetto per un atterramento di Domenico Pallonetto, a siglare il definitivo 1-2.

 
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