Il Presidente del Consiglio Comunale di Torre Annunziata Gioacchino Langella traccia un bilancio dell’attività politica amministrativa iniziata lo scorso novembre dopo la sua nomina in consiglio. Dal territorio alla politica, dalla riorganizzazione interna ai problemi del territorio, con qualche passaggio polemico per le voci fuori dal coro.

A tre mesi dal suo insediamento, qual è il bilancio?
Appena ho ricevuto l’incarico di presidente del consiglio cittadino ho iniziato una riorganizzazione interna degli uffici che ospitano le commissioni consiliari, non solo per garantirne il giusto decoro, ma soprattutto per permettere ai consiglieri di lavorare in sedi opportune e adeguate e di svolgere il proprio lavoro in maniera efficace ed efficiente. Per consentire al cittadino di avere un filo diretto con la parte politica di palazzo Criscuolo, abbiamo anche provveduto ad aggiornare il sito con i riferimenti di ogni singolo consigliere e delle commissioni di cui fa parte, in modo da essere reperibili e pronti ad eventuali chiarimenti.

Tra dimissioni di assessori, nuovi incarichi conditi di polemiche, qual è il suo parere sulla situazione politica attuale?
Direi che oggi ci troviamo di fronte a una maggioranza solida, determinata, sempre più attenta alla programmazione e alle opere pubbliche che sono iniziate, dal rifacimento della villa comunale e di piazzetta Ilardi, alla riqualificazione di corso Vittorio Emanuele. Il rapporto tra la giunta e il consiglio comunale è buono e ciò ci fa ben pensare che si arriverà fino a fine consiliatura senza affanni.

Eppure si parla che nel prossimo interpartitico, i capigruppo di centro sinistra firmeranno una mozione di sfiducia per il sindaco Starita?
Il problema è che ci sono ancora troppi rancori personali e diatribe interne ai partiti. Vengono continuamente presentate ricette personalistiche che non beneficiano alla città e che anzi la relegano all’ultimo piano. In questa nuova fase politica si sta cercando di riscattare il tempo perso negli ultimi quindici anni e lavorare concretamente per passare finalmente da un’amministrazione del dire a una del fare: basti pensare alla riduzione dei fitti passivi e all’accentramento dell’Ente nella struttura di via Schito e alla ricollocazione dell’anagrafe.

A proposito dell’Anagrafe, quali sono gli sviluppi sulla vicenda?
Nell’ultima conferenza dei capigruppo si è parlato di una prossima collocazione a Palazzo Criscuolo e della delocalizzazione di due distaccamenti nelle periferie urbane: uno a via Schito e l’altro a Torre nord, probabilmente nei box commerciali adiacenti allo stadio. Tra dieci giorni ci sarà un nuovo incontro con i vertici dell’ufficio tecnico in merito alla questione.

Ufficio Tecnico, la questione delle dimissioni del dirigente Orrico è ancora aperta?
Credo che la vicenda sia stata demonizzata perché abbiamo chiesto solo un confronto più aperto con tutti i dirigenti e, dato il maggiore impulso al territorio dell’ufficio Tecnico, col dirigente Orrico il discorso era ancor più valido.

E del tavolo convocato in Capitaneria dal tenente Di Lucca al quale l’amministrazione non è stata invitata cosa pensa?
Che il capitano prima di lanciarsi a fare incontri tecnici con gli imprenditori del Polo Nautico avrebbe dovuto, insieme all’amministrazione, verificare la titolarità delle aziende sedute al tavolo, molte delle quali con vertenze sindacali ancora aperte con i lavoratori lasciati a casa. Da un lato non può farmi che piacere perché significa che ai prossimi tavoli per risolvere i problemi dei lavoratori torresi siederà anche un altro partner, la Capitaneria, e che darà il suo contributo alla risoluzione dei problemi occupazionali che affliggono il nostro territorio.

(Foto di Paolo Borrelli)

 
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