E’ ormai completa rottura tra i dissidenti del Partito Democratico, che finora hanno appoggiato il primo cittadino Starita, e i loro ex compagni di partito.

I consiglieri Francesco Donadio, Gaetano Veltro, Antonio Russoguarro e Domenico Solimeno non ci stanno alle voci che circolano da qualche tempo riguardanti una loro eventuale espulsione o sospensione dal partito, minacciate dal segretario provinciale Nicola Tremante.

Alla luce delle ultime dimissioni dei consiglieri del SEL, Andrea Fiorillo e Luigi Colucci, rinnovano il loro appoggio all’operato del primo cittadino Starita, ma avvertono che non accetteranno mai un governo oplontino di centrodestra.

“Il segretario Tremante potrebbe essere più chiaro su questo paventato provvedimento preso nei nostri riguardi – commenta Donadio – Che si tratti di sospensione o espulsione, a noi non è pervenuto nulla di ufficiale e, qualora ci giungesse, dovrebbero esserci spiegati i motivi di un simile provvedimento. Sapremo ben difenderci da questi attacchi strumentali! Quella  di una nostra eventuale cacciata dal partito, semmai, è la volontà di un’area, o meglio di un gruppo, che pensa di esserne il dirigente”.

Poi la difesa a spada tratta dell’operato del primo cittadino: “Mai in nessuna città italiana è successo che il sindaco venga rinnegato dal proprio partito se non per comportamenti immorali che offendono la democrazia e le istituzioni. A me sembra, al contrario, che Starita stia operando nel bene del paese e soprattutto con onestà intellettuale inattaccabile – continua Donadio – Iniziamo allora a capire quali sono le regola democratiche ed emarginiamo inutili personalismi che offendono la città di Torre Annunziata. La città merita una classe politica più seria, pronta a lavorare per affrontare emergenze decennali e che non si perda in chiacchiere come sta facendo. Iniziamo un’operazione di cucitura del centro-sinistra e rimbocchiamoci le mani!”

(Foto di Paolo Borrelli)

 
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