Auguri dei partiti politici o di esponenti singoli tappezzano le mura cittadine, infarciti di toni amari per la città di Torre Annunziata.
Ma, a mio avviso, la medaglia va a quello dell’Italia dei Valori che vince per fantasia e impatto visivo: un albero di Natale decorato con le “palle” attribuite al sindaco Giosuè Starita. Ogni addobbo richiama un fantomatico progetto non portato a termine e del cui fallimento si imputa la responsabilità proprio al primo cittadino oplontino.

“In una città dove sul volto dei nostri giovani si legge lo sconforto e paura per il proprio futuro, viene difficile scambiarsi gli auguri. E’ arrivato il momento che, oltre all’indignazione, bisogna battersi per costruire le basi per la rinascita socio economica della nostra città.
Noi siamo pronti, insieme a voi, a riscrivere la storia per il riscatto della nostra terra” recita il manifesto del Movimento Per l’Autonomia – alleanza per il Sud (MPA).

“Comportamenti sleali, spartizioni e tradimenti, a qualsiasi livello praticati, sono il volto perverso della politica che lasciano comunque un marchio negativo indelebile. Ma la politica esprime anche un volto affascinante e misterioso: quello di migliaia di persone che non conosco e che mi hanno votato quasi trentamila volte in otto elezioni diverse, senza chiedere nulla in cambio. E’ questo il volto della politica che onora la mia città e mi lega ad essa in un reciproco e profondo rapporto di fiducia e rispetto” si legge invece su quello fatto affiggere da Gennaro Di Paolo.

E, infine, quello del primo partito cittadino, il Partito Democratico che, con uno sproloquio, richiama al senso di responsabilità nel beccare sempre Starita accusato di distribuire potere per acquisire consensi.

Siamo alle solite: accuse reciproche, utilizzando la carta stampata quando proprio questa avrebbe dovuto risollevare l’animo dei cittadini torresi e creare un clima di condivisione positivo in vista delle feste.

 
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