Brindisi amaro per l’amministrazione comunale: a Palazzo Criscuolo auguri di fine anno snobbati dai dipendenti, mentre pescivendoli e lavoratori protestano civilmente chiedendo un incontro col sindaco.

I numerosi sequestri degli ultimi giorni ad opera degli uomini della Capitaneria di Porto e del Comando Carabinieri di Torre Annunziata, l’ultimo di stamane, stanno mettendo in ginocchio la vendita di prodotti ittici nella città oplontina.

Non solo sequestri di frutti di mare e pesce in cattivo stato di conservazione, ma anche controlli a tappeto tra le bancarelle dei pescivendoli abituali che, non di rado, vendono merce sicura ma sono sprovvisti di regolare licenza e sbarcano il lunario come possono.

E così, stamattina, i circa quaranta venditori si sono ritrovati a Palazzo Criscuolo per chiedere un incontro col sindaco Giosuè Starita, affinché il primo cittadino li aiuti in questo momento per loro tragico.

Dopo aver minacciato di bloccare la circolazione veicolare di corso Vittorio Emanuele e essere stati ricevuti dal sindaco e avuto rassicurazioni, hanno poi deciso di lasciare sommessamente il palazzo.

I dipendenti pubblici, intanto, hanno glissato il brindisi augurale di natale col primo cittadino. All’appuntamento di questa mattina, nonostante si trattava di passare da una stanza all’altra, hanno partecipato solo in una decina rinunciando a bollicine e panettone, probabilmente in segno di protesta e solidarietà coi loro colleghi “assenteisti” prossimi al processo.

Poche ore dopo nella sede comunale si sono poi recati gli ex lavoratori dell’Aquila Prefabbricati per urlare la loro disperazione per la reiterata mancanza di lavoro e di stipendio, portando scompiglio e agitazione negli uffici.

 
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