Sindaco e imprese firmano il protocollo di legalità


Ok definitivo della conferenza dei servizi al progetto del centro commerciale “La Cartiera” che dovrà sorgere nel sito dell’ex Aticarta. Nella seduta del 15 dicembre sono state approvate le modifiche richieste dalla Fergos (controllata di Coopsette) relative alle superfici di vendita.

Una correzione necessaria dal momento che la configurazione iniziale delle superfici di vendita risale al 2006, inadeguata pertanto rispetto alle esigenze attuali. La struttura conserva il disegno originario ma ci sono più spazi pubblici e una maggiore adeguatezza al mercato attuale.

In termini numerici, la superficie complessivamente destinata alla vendita passa dai 24mila mq iniziali ai 23mila mq di oggi. Ridotta l’area destinata alla vendita di prodotti alimentari, che passa dai 4mila iniziali ai circa 2mila previsti nella nuova autorizzazione rilasciata dal Comune di Pompei.

Alla conferenza dei servizi, presieduta dal dirigente del VII settore comunale Affari produttivi, Venanzio Vitiello, hanno preso parte il dirigente del VI settore, Andrea Nunziata, il vicesindaco Claudio Alfano, il rappresentante della Fergos, Gianluigi Lino, della Regione Campania, Fortunato Polizio, della Provincia di Napoli, Angela Klein, del Comune di Scafati, assessore Stefano Cirillo, del Comune di Castellammare di Stabia, assessore Francesco Di Somma, oltre ai rappresentanti locali e provinciali dell’Ascom, rispettivamente Alessandro Di Paolo e Carmine Bencivenga, e Confesercenti, Fabio Miele, Luigi Casciano e Francesco Gargiulo.

Due mesi fa è stato sottoscritto un protocollo di legalità dall’amministrazione comunale insieme con le società Coopsette e Fergos coinvolte nei lavori di riconversione dell’ex sito industriale di via Macello. Un provvedimento che garantisce maggiori controlli e procedure più rigide nei sub-appalti e nella selezione del personale, senza comportare slittamenti sui tempi di consegna dei lavori previsti per novembre 2011.

Di parere contrario al progetto del centro commerciale sono le associazioni di categoria dei commercianti, Confesercenti e Ascom, timorosi degli eventuali contraccolpi che ne potrebbero derivare per la rete locale del commercio al dettaglio. Timori che il servizio commercio del Comune cerca di allontanare, garantendo controlli per verificare l’incidenza del centro commerciale sulle attività cittadine.

 
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