Dal 15 maggio e fino all’8 gennaio del 2017, sono in mostra negli Scavi di Pompei 28 opere del grande artista polacco Igor Mitoraj, nato il 26 marzo 1944 a Oederan, da madre polacca e padre francese, conosciutisi nei momenti critici della seconda guerra mondiale, e scomparso a Parigi lo scorso ottobre 2014.

Nel 1968, Mitoraj per la prima volta si recò a Parigi, città che influenzò notevolmente il suo sviluppo artistico. Frequentò l’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts di Parigi, e si pagò gli studi col ricavato dei suoi lavori occasionali.
Successivamente trascorse altri anni in Messico, a New York ed in Grecia.

Il materiale da lui usato era costituito da terracotta e bronzo e le sue opere riproducevano prevalentemente classici busti maschili.

Ma, dopo essersi trasferito nel 1979 a Pietrasanta in Toscana, scoprì un nuovo materiale, il marmo, ed apprese la tecnica della sua lavorazione dagli artigiani toscani.
Così nel 1983 aprì un proprio studio a Pietrasanta senza abbandonare lo studio di Parigi, sicché la sua vita si svolse facendo la spola tra le due città.

Già l’artista, negli scorsi anni, aveva esposto le sue colossali statue in bronzo nella Valle dei Templi ad Agrigento e nei Mercati di Traiano a Roma.

Ora sono in mostra tra i ruderi di Pompei, collocate presso il Tempio di Venere, la Basilica, le Terme Stabiane, in Via dell’Abbondanza, al Foro Triangolare ed al Quadriportico dei Teatri.

 
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