Si è svolta questa sera, nell’aula di via Provinciale Schito, la seduta del Consiglio comunale nella quale dovevano essere eletti il presidente e il vicepresidente di maggioranza del consiglio, approvato l’assestamento di bilancio e vari altri atti all’ordine del giorno.

Gli scranni, come non succedeva da tempo, erano pieni e solo tre consiglieri erano assenti all’appello, due dei quali per motivi di salute, Angelo Stanzione e Ciro Portoghese.

Alle 17.30 è stata dichiarata aperta la seduta e dopo pochi minuti si è provveduto alla votazione per eleggere il successore di Raffaele Sentiero. Con ventidue preferenze è stato eletto Gioacchino Langella, dello stesso partito del consigliere uscente. Sei le schede bianche e solo una preferenza per il consigliere Donadio (PD).

Subito dopo, si è passato ad eleggere il vicepresidente di maggioranza e, come se la discussione aspettava solo il tempo giusto per esplodere in un clima di aperta disapprovazione verso il sindaco e i suoi sostenitori, è scoppiata pronta la polemica.
Quando la segretaria generale Carmosino ha letto la lista dei consiglieri di maggioranza che potevano esprimere la loro preferenza nella votazione, un sussulto si è alzato dagli scranni. “Un elenco di presunti consiglieri di minoranza e maggioranza, divisi non si sa in base a quale requisito – ha spiegato Pierpaolo Telese (PD) – Oggi, con quest’atto, si è certificata la mortificazione degli elettori torresi: persone elette nella minoranza che sono balzati alla maggioranza e viceversa persone elette dal popolo come propri rappresentanti collocati all’opposizione, nonostante hanno portato sangue vitale al partito”.

Dopo l’intervento di Telese, il consiglio ha approvato la proposta di far votare tutti, ma ormai il dissapore non poteva essere placato e alcuni consiglieri hanno lasciato l’aula (Monaco, Cirillo, Telese, Lucibelli e Ruggiero). Nonostante le accese polemiche, la votazione è proseguita e ha visto l’elezione di Raffaele Izzo alla carica di vicepresidente di maggioranza.

Ristabilita un’apparente calma, si è passati all’approvazione dell’assestamento di bilancio e anche qui, il clima si è surriscaldato. Telese, prendendo la parola, ha fatto notare ai membri del consiglio comunale, molti dei quali pronti ad approvare atti probabilmente nemmeno letti, la cancellazione di circa 200 mila euro a sostegno delle attività produttive del territorio, in un momento che vede aspre battaglie condotte da chi si è visto svanire sotto al naso il tanto agognato posto di lavoro in aziende che parlavano di rilancio territoriale e di boom economico.

Ma quello che ha fatto accapponare la pelle dei pochi cittadini presenti al consesso civico, è stata la lettura da parte di Telese di una voce di bilancio che prevedeva una spesa di 15 mila euro per “Contributi in natura”.
Al di là delle battute satiriche che può produrre una simile voce, ci si chiede mai cosa possa significare e giustificare una spesa simile, come quella passata da 6 mila a 26 mila euro per la “musica in libertà”, o 200 mila euro per l’acquisto di cassonetti che ricadranno il prossimo anno sulle già piegate spalle dei contribuenti oplontini e dei 2 milioni di euro per il servizio di igiene urbana. Oltre che l’acquisto di sette autocompattatori regalati alla Oplonti Multiservizi sulle cui procedure sono in atto verifiche da parte della Corte dei Conti.

Il gruppo del partito di maggioranza, il PD, dopo tali dichiarazioni da parte del loro esponente ha dato voto sfavorevole all’assestamento.

Sulla stregua dell’intervento di Telese, il consigliere capogruppo del PD, Luigi Ammendola, ha poi aggiunto: “Sono previsti bandi per migliaia di euro da espletare entro la fine dell’anno, come vuole la legge. Ciò, conoscendo i tempi, sappiamo bene che non avverrà e, per portarli a termine, saranno attivate le procedure di cottimo fiduciario. Ciò significa che i lavori saranno assegnati a ditte scelte a caso, preferendo alcune anziché altre sulla base di criteri soggettivi e non oggettivi e questo alla faccia della trasparenza tanto proclamata da questa amministrazione”.

Da registrare l’assenza dei cittadini oplontini alla seduta del consiglio. “Ormai i torresi sono alienati e sconfitti e non si rivedono più in questa amministrazione papocchio” hanno commentato gli unici due presenti.

 
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