Dal 16 maggio al 29 giugno 2014 è approdata a Bari, negli spazi del Teatro Margherita, la mostra “Le quattro stagioni, Architetture del Made in Italy da Adriano Olivetti alla Green Economy – mostra di architettura nell’ambito della rassegna “Architettura d’Impresa”.

Curata da Luca Zevi per conto del Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Paesaggio, le belle Arti, l’Arte e l’Architettura contemporanee), la mostra barese è stata organizzata dalla sezione pugliese di recente formazione dell’Istituto Nazionale di Architettura (in/Arch Puglia), in collaborazione con il Club Cultura di Confindustria Bari e l’Ance Puglia, con il patrocinio della Regione Puglia, del FAI Puglia, della Federazione degli Ordini di Architetti della Puglia e della Provincia di Bari e dell’Assessorato ai Rapporti Internazionali Marketing Territoriale e Comunicazione Istituzionale. Dopo la partecipazione nel Padiglione Italia della 13^ Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia del 2012, la mostra ha fatto tappa a Mosca, San Pietroburgo e Abu Dhabi nel 2013, facendo conoscere in questi luoghi il moderno marchio del Made in Italy.

“Illustrare il “prototipo” di Adriano Olivetti a oltre cinquant’anni dalla sua scomparsa, significa continuare a riconoscere nel suo apporto l’eccellenza del “Made in Italy” nel mondo dell’architettura moderna, in un connubio di interrelazioni tra società civile e cultura in continua evoluzione. Nel ripensare a una sorta di modello di “città ideale” legata al progresso, ma nello stesso tempo a misura d’uomo, la mostra “Le quattro stagioni”, Architetture del Made in Italy da Adriano Olivetti alla Green Economy si pone in un punto nodale di questa delicatissima fase costituita dalla crisi dei valori economici e morali in atto negli ultimi anni” – dice Isabella Battista, incontrata durante l’interessante visita agli spazi espositivi della mostra.

A Bari la mostra sta riscuotendo grande consenso di pubblico proprio grazie all’identificativo luogo di approdo di tale esperimento culturale. Il contenitore, che potrebbe idealmente rappresentare una delle quattro fasi analizzate all’interno dello spazio in mostra ( Adriano Olivetti: nostalgia di futuro, dal capannone alle architetture del Made in Italy, reMade in Italy), attraverso i suoi spazi spogli e neutrali, lascia intravvedere la sua nuda costruzione composta dal materiale più usato in edilizia, il cemento armato, affascinando i visitatori che non si lasciano sopraffare dalla grande mole architettonica.

La presenza notevole di visitatori, in questo fiorente periodo della stagione turistica, contribuisce a creare un continuo scambio culturale e a estendere il pregnante concetto delle architetture del Made in Italy, presentato come pregevole bigliettino da visita attraverso un video corredato di musica che riassume in una sorta di raccolta con “il meglio di”, tutte le esperienze significative dal Rinascimento ai giorni nostri, che hanno reso l’Italia il centro culturale per eccellenza.

Info:
Teatro Margherita, Piazza 4 Novembre
dal 16 maggio al 29 giugno 2014
dal martedì al sabato
dalle ore 10:00 alle 13:00
dalle ore 17:00 alle 21:00
domenica: dalle 17:00 alle 21:00

 
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