Capisc a me!
Domenica 9 marzo 2014, al termine del percorso della Galleria delle sculture, organizzata dalla Delegazione FAI di Bari, guidata da Rossella Ressa. Il direttore del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari, Pio Meledandri, ha accompagnato il pubblico alla mostra fotografica “Capisc a me? Do you understand?” dell’autrice Anna Simi. I suoi trentatré scatti ci mostrano i gesti spontanei e schietti della nostra baresità, in tutte le sue espressioni.
La fotografa Anna Simi dice: “Alzi la mano chi non ha mai gesticolato in vita sua. Se mi fossi trovata a fare questa domanda davanti a centinaia di persone, nessuna di queste mi avrebbe risposto. Il gesto fa parte di ognuno di noi, potremmo fare un discorso senza proferire parola, solo utilizzando mimica facciale e gesti. Fa parte del nostro linguaggio, anzi, è la nostra lingua. Gesticolare per me è spontaneo, lo faccio spesso con gli amici; alcuni gesti sono diventati espressioni fisse durante le uscite con le mie amiche di sempre Angela e Adriana… con loro viene naturale dire “Nu capolavor” (disegnando con il braccio un cerchio nell’aria), oppure, “Sta bbbene” (sfrigolando pollice ed indice tra di loro, quando scherziamo su qualche bel giovane che non ha problemi di soldi), e quando parliamo così ci facciamo una marea di risate.
E da qui abbinare il gesto ad un’ immagine mi è venuto naturale.
Il progetto “Capisc a me” non è stato studiato nei minimi particolari sin dall’inizio. Io volevo solo dare un’immagine al gesto. Solo successivamente ho intitolato le foto e spontaneamente sono andata a cercare il significato di quel detto legato al gesto. Man mano che ne scoprivo l’etimologia, spesso connesso ad una leggenda, ad una tradizione o ad una storia realmente accaduta, sono andata avanti con la ricerca che poi ho deciso di ampliare. Mi sono detta, ma quante persone davvero sanno cosa significa “Andare a rubare a San Nicola”? Io di certo sino a quel momento lo ignoravo. La cosa più bella di questo progetto è che mi sono divertita un mondo, a cominciare con la ricerca dei gesti… appuntarli alla buona su un foglietto di carta ogni volta che mi venivano in mente discorrendo con qualcuno, sino agli scatti con i protagonisti. Tutt’ora, quando riguardo gli scatti, rido. E sorrido contenta quando capto curiosità e attenzione negli occhi di chi guarda le mie foto… significa che sono riuscita a raccontare ciò che volevo esprimere”.
Infatti, le fotografie di Anna Simi “raccontano” come la gestualità, la mimica facciale, una determinata postura – la ”cinesica” – ci permettano di esprimere, di rafforzare e di far meglio comprendere quello che vogliamo dire, in maniera frenetica, facendoci anche risparmiare del tempo e rendendo la conversazione sicuramente più vivace e folcloristica ma anche più schietta perché i gesti sono difficili da falsificare.
La Mostra e il catalogo sono a cura di Pio Meledandri, l’allestimento della mostra di Roberta Giordano, Claudio De Francesco, Vito Palmisani e Tiziana Rizzi.
Info:
dal 25 febbraio al 21 marzo 2014
ore 9:00 – 13:00 / 16:00 – 19:00 (tutti i giorni tranne sabato e domenica)
presso il Museo della Fotografia
Politecnico di Bari
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peiro:
Bel reportage Diana, grande partecipazione di Donne. Saluti...
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peiro:
bel reportage, grande partecipazione di donne, ciao Diana...
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Diana Cocco:
Ciao Giovanni...
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peiro:
Grazie Diana...
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Diana Cocco:
Già, sentiremo...
Commenti (4)
Kris scrive:
Ma che idea originale!
Diana Cocco (Senior) scrive:
Infatti, bravissima Anna Simi
Kris scrive:
Peccato che alcune spiegazioni non si riesca a leggerle.
Diana Cocco (Senior) scrive:
Hai ragione, peccato