A cura di “Flip Project Space” di Napoli con la collaborazione di Antonella Marino, si è aperta a Bari la mostra “Display – Mediating Landscape”, alla quale partecipano artisti, scrittori e curatori nazionali e internazionali, le cui opere, collocate su un display in legno, sono presentate con nuove modalità espositive e di organizzazione dello spazio, strutturato in superfici dinamiche.

La co-curatrice Antonella Marino così si esprime: “Al netto di una pubblicità non cercata e non prevista, e al di là del danno subito, ci piacerebbe voltare pagina sull’ episodio delle opere finite al macero. Vorremmo piuttosto che si puntassero i riflettori sui contenuti di questa mostra, “Display – Mediating Landscape”, curata dall’ associazione Flip di Napoli con la mia collaborazione nella Sala Murat a Bari. Una mostra generosa, realizzata praticamente senza mezzi (col sostegno di piccoli sponsor), che mette insieme una rete di ben 41 artisti e 19 curatori tra i più interessanti e freschi di un circuito artistico internazionale di ricerca.
La dimensione della partecipazione e dello scambio fa da sfondo teorico all’ intera iniziativa: che s’ interroga sui cambiamenti nelle modalità di esposizione, in parallelo ai cambiamenti dei modi di comunicare e fare arte di una generazione “post-digitale”. Di qui la progettazione del grande display che attraversa la Sala, ridefinendone lo spazio: una struttura in legno multipla progettata dall’ architetta iraniana a Toronto Ala Roushan – partner di Flip con l’ artista napoletano Federico Del Vecchio – che accoglie i diversi contributi in modo non gerarchico. Superando cioè una logica autoriale, il tradizionale allestimento con basi o pareti che mettono in rilievo, isolandola, ogni singola opera. E creando invece un “paesaggio” unitario, un’ unica grande installazione corale articolata in superfici dinamiche e microspazi da occupare, che mette le opere diversamente in relazione tra loro e con l’espositore, il pubblico, l’ambiente intorno…

L’episodio al quale si riferisce Antonella Marino è quello di una zelante donna delle pulizie che getta via, purtroppo, nella spazzatura oltre diecimila euro di opere, scambiandole per rifiuti.

Gli autori delle opere sono: Kitty Anderson, Jennifer Bailey, Laura Barreca, Riccardo Benassi, Andrew Berardini, Xenia Benivolski, Lupo Borgonovo, Paul Branca, Willie Brisco, Simon Buckley, Carson Chan, Paolo Chiasera, James Clarkson, Michael Dean, Federico Del Vecchio, Giulio Delve’, Sonia Dermience, Aideen Doran, Olivia Dunbar, Sarah Forrest, Maria Fusco, Alberto Garcia del Castillo, Francesco Garutti, Ilaria Gianni, Nicola Gobbetto, Lena Henke, Helena Hladilová, Eloise Howser, Ilja Karilampi, Jan Kiefer, Renato Leotta, Lucia Leuci, Luca Lo Pinto, David Jablonowski, Francis McKee, Jacopo Miliani, Maurizio Nannucci, Francesco Pedraglio, Jorge Peris, Gianandrea Poletta, Gianni Politi, Filipa Ramos, Caterina Riva, Andrea Romano, Ala Roushan, Max Ruf, Margot Samel, Fabio Santacroce, Yves Scherer, Jenna Sutela, Marco Tagliafierro/Paolo Gonzato, Paul Teasdale, Philipp Timischl, Namsal Siedlecki, Davide Stucchi, Joey Villemont, James Winnett, Pedro Wirz, Gregor Wright.

Info: Sala Murat in Piazza del Ferrarese
dal 19 al 28 febbraio
dalle 11.00 alle 13.00 / 17.00-21.00 (lunedì chiuso)

 
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