Sabato 28 settembre, alle 10:30, nell’aula magna “Attilio Alto” del Politecnico di Bari , in occasione dell’inaugurazione del IV Laboratorio di Fotografia Anno Accademico 2013/2014 si è svolto l’incontro con il grande fotografo bolognese di fama internazionale Nino Migliori. Sono intervenuti il Magnifico Rettore uscente del Politecnico di Bari, Nicola Costantino; il direttore del Museo della Fotografia Politecnico di Bari, Pio Meledandri; la giornalista Donatella Lopez di Epolis Bari che ha sostituito il direttore Dionisio Ciccarese.

Il Magnifico Rettore Nicola Costantino, insieme a Pio Meledandri, autore del progetto, interviene presentando il Laboratorio di Fotografia, iniziato tre anni fa in un clima di scetticismo, quasi ostilità e senza fondi. Oggi, dice ancora il Rettore: “possiamo dire di aver vinto la scommessa”. Il direttore del Museo della Fotografia, Pio Meledandri, elogia la fotografia di Nino Migliori che: “ha contribuito ad anticipare i movimenti artistici e i fotografi degli anni Cinquanta e Sessanta che rappresentano il ritratto sociale della società. In particolare, di quegli anni, Migliori presenta la gestualità e l’espressione delle donne del Sud da <> del 1956″.

L’ottantasettenne Nino Migliori ha esordito parlando con entusiasmo del suo ritorno dopo sessant’anni nella bella Bari e della fortuna che hanno coloro i quali vivono in questa città che fra l’altro ha il Politecnico che mostra questo grande interesse per la fotografia, grazie al progetto di Pio Meledandri.

Affascinante e interessante è stato ascoltare l’autore che ha raccontato il perché di alcune sue scelte in campo lavorativo derivanti dal suo bisogno di conoscere ed indagare sul prossimo, di visitare luoghi sconosciuti documentandoli con la fotografia; del lavoro fatto con e per i bambini; delle sue sperimentazioni sui materiali fotografici, sulle tecniche da lui utilizzate quali graffiature, cancellazioni, trasformazioni, riutilizzazioni ed ingrandimenti di alcune parti dell’immagine (blowup) fino ad evidenziare la texure e modifiche attuate. Ha affermato che la fotografia è la forma espressiva più moderna, più vicina alla letteratura, al mondo dell’arte, in sostituzione della parola; ha sottolineato che non bisogna mai abbandonare la sperimentazione e ha evidenziato l’importanza della FIAF per la fotografia in Italia. Inoltre, definisce che “la fotografia è libertà e creatività”.

Tantissimi gli intervenuti che, dopo la conferenza e la proiezione di immagini, hanno potuto colloquiare con l’autore e chiarire alcuni dubbi su questa ormai importante forma di espressione soggettiva, che oggi vede l’utilizzo di strumenti sempre più moderni e sofisticati. Infatti Migliori non nasconde di aver svolto alcuni suoi lavori con l’iPhone.

Un incontro con un autore “poliedrico ed estroverso ma anche concreto” che, invitato da Cartier Bresson a lavorare per la Magnum, rifiutò per motivi famigliari.

 
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Commenti (2)


  1. Autore spigliato e creativo è stato molto interessante l’incontro che hai reso nell’articolo. ;)

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