Odós nelle opere di Ignazio Lopez
“Una vecchia antologia degli anni ’60, la rilettura dei versi ormai dimenticati, alcuni disegni… ecco, così è iniziata la mia avventura attraverso l’Odissea, una navigazione faticosa ma, per me, fonte di curiosità e fascino”.
Così l’artista barese Ignazio Lopez descrive il suo Odisseo, la rassegna d’arte, allestita nella sala del Fortino S.Antonio a Bari (lungomare Imperatore Augusto), promossa dall’Associazione Culturale La Materia e la Forma e resa ancora più attraente dal termine greco Odós.. La mostra è inserita nella celebrazione del Bicentenario del Borgo Murattiano, con il sostegno del Consiglio Regionale Puglia, della Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia Teca del Mediterraneo ed il Comune di Bari.
Ignazio Lopez, pittore, scultore, ceramista, ha segnato la sua vita artistica nel solco del magistero di Francesco Spizzico, maestro e mentore, lustro di una scuola e di una tradizione cittadina che si è persa nel tempo. Una personalità lontana dalle forme e dai luoghi rappresentativi, nota ai cultori ed estimatori di una matrice culturale unica, un artista memoria storica di uomini e di culture che hanno attraversato gli anni del secondo dopoguerra lasciando le impronte di una ricostruzione urbana ed intellettuale.
L’autore, nel mese più caro ai baresi, quello del “maggio” e della festa del patrono San Nicola, rende pubblica la sua produzione con nove opere (pannelli in terracotta con descrizioni su leggii laterali), il cui significato trascende quello omerico. “Il racconto di Odisseo“, dice Lopez, “è il diagramma della vita oscillante tra felicità e dolore, tra nostalgia e ritorno, tra naufragi e approdi; tutti temi consoni alla storia di Bari, da sempre terra di accoglienza e di solidarietà”. I libri dell’Odissea presi in esame sono quelli dal IX al XII, quelli in cui Odisseo si fa riconoscere dai Feaci e narra la sua storia dalla caduta di Troia sino all’arrivo sulla terra del re Alcinoo.
La manualità, la destrezza nel plasmare la materia e, soprattutto, la traduzione in una forma unica di un’idea ispiratrice, hanno consentito una narrazione simbolica in cui si sono sintetizzati i passaggi fondamentali del poema omerico. Si succedono in tal modo le fasi delle battaglie, dei naufragi, della forza dell’astuzia non disgiunta dalla forza propulsiva della ragione. Egli usa la materia grezza, l’argilla con i suoi colori naturali modificati solo dal calore del forno di cottura, prevalentemente in bassorilievo ed ha riservato uno spazio all’incisione nella lastra che raffigura il passaggio nell’Ade. La sensibilità estetica espressa dall’artista si estende alla filosofia e alla poesia.
A ricreare un’atmosfera classica c’è stata la serata inaugurale: la lettura dei versi recitati da Consuelo Lopez, le corde dell’arpa mosse da Gabriella Russo, gli strumenti arcaici costruiti da Fabio Adamo ed un pubblico attento ed entusiasta partecipe di una scena coinvolgente.
Gli studenti dei licei Salvemini e Volta di Bari hanno conversato, oggi, martedì 14, con la professoressa Geneviéve Abet sul tema del Mediterraneo e Camus. Venerdì 17, sarà ospitata la rassegna “Poesia in forma rosa” dell’associazione “Comunicazione plurale” e, infine, sabato 18, alle 19.00 una performance letteraria, una libera interpretazione del testo “Il marinaio” di Pessoa a cura di Roberta Catalano, Luciana Manfredi, Consuelo Lopez e Rosalba Pagliarini.
L’universalità dell’arte si riconosce in queste esperienze e in questi uomini, come Ignazio Lopez, che hanno studiato e superato le tecniche per innalzarsi alla bellezza .
La città di Bari riscopre una pagina di storia non attraverso un freddo descrittore, ma attraverso la semantica dei simboli, interpretabili col sentimento e con l’orgoglio dell’appartenenza.
Le immagini presenti in questo fotoreportage:
Foto 1 – I “Cíconi”
Foto 2 – II “I Lítofagi”
Foto 3 – III ”ll Ciclope”
Foto 4 – IV “Eolo”
Foto 5 – V “I Lestrígoni”
Foto 6 – VI “Circe”
Foto 7 – VII “L’evocazione dei morti”
Foto 8 – VIII “Le Sirene, Scilla e Cariddi”
Foto 9 – IX “Da Trinachía a Schería”
Info:
- dal 6 al 18 maggio
- orari: 10.00-13.00 / 17.00-21.00
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peiro:
Bel reportage Diana, grande partecipazione di Donne. Saluti...
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peiro:
bel reportage, grande partecipazione di donne, ciao Diana...
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Diana Cocco:
Ciao Giovanni...
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peiro:
Grazie Diana...
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Diana Cocco:
Già, sentiremo...
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