La mostra “I disegni di Federico Fellini” aperta nella Sala Murat a Bari dal 1° al 23 marzo, è stata programmata nell’ambito del Bif&st 2013 che quest’anno organizza un omaggio al riminese più illustre e conosciuto nel mondo, Federico Fellini, a cura di Francesca Fabbri Fellini e in collaborazione con RAI Teche e Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale.

Il grande album dell’inconscio felliniano è stato pubblicato in italiano, tradotto in seguito in inglese, francese e tedesco e prossimamente in cinese, nel 2007 da Rizzoli a cura di Tullio Kezich. E’ il frutto di un impegno scrupoloso dagli anni ’60 agli anni ’90, sotto consiglio dello psicanalista junghiano Ernst Bernhard, presso cui Fellini è stato in analisi dal ’60 al ’65, fino alla morte di Bernhard. Oggetto dei colloqui dei quattro anni di analisi erano appunto i sogni.

Il “Libro dei Sogni” è costituito da 2 libri di 584 pagine; un diario onirico che Fellini definiva: “un’insieme di segnacci, appunti affrettati e sgrammaticati”, con eroi pubblici e privati della vita del Maestro, appunti grafici delle loro facce, dei nasi, dei baffi, delle cravatte, delle borsette, del modo di accavallare le gambe e di muoversi e gesticolare.

L’amico giornalista Vincenzo Mollica ha dichiarato che Federico pensava al Librone dei Sogni “come ad una sorta di codice aperto, dove ciascuno avrebbe potuto vedere ciò che voleva”. Infatti al suo ritorno da Tokyo, dove aveva ricevuto il Premio Imperiale, il Maestro, racconta Mollica, gli disse: “Non sarebbe bellissimo mostrarli ai lettori giapponesi solo così come sono, senza alcuna traduzione, misteriosi e sospesi?”.

Nella sala espositiva, i disegni di Fellini sono divisi secondo tematiche quali: “Giulietta Masina”, “Personaggi famosi”, “La famiglia Fellini”, “Incubi”, “Sognare e filmare”, “Amarcord”, “Rimini” e “La Romagna”.

Info: tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.
Il Libro dei Sogni è stato digitalizzato dall’Editore Guaraldi (www.guaraldi.it)

 
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