In occasione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Crocefisso, la seconda domenica di ottobre a Casarano nella zona industriale, si svolge una grande fiera di antiche origini, con vendita di bestiame e merci varie.

La fiera si realizza subito dopo l’estate, così come quella di San Giovanni si svolge poco prima della bella stagione. Le ragioni di ciò sono di ordine storico e sociale: le fiere servivano ai contadini per vendere i prodotti agricoli in eccesso, per acquistare le sementi per le nuove semine e per riparare gli attrezzi agricoli necessari per affrontare il nuovo impegno nei campi.

 
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Commenti (4)


  1. Le mitiche noccioline!!!Ma sono quelle fresche o sono già tostate? Io preferisco quelle fresche appena colte dall’albero…solo che quest’anno, almeno dalle mie parti, erano introvabili :-(
    Sono famose quelle dell’Irpinia ma la maggior parte sono destinate all’industria dolciaria.


  2. Ciao Marcello, queste sono le tostate che a me piacciono molto, nel reportage mancano le foto dei fichi secchi ripieni di nocciole e l’uva passa, che i nostri nonni preparavano durante l’estate per poi venderli in quest’ occasione,eee sii!!! erano bei tempi, quelli della mia fanciulle.
    saluti


  3. Queste tue foto mi riportano alla mia fanciullezza quando nel mio paese Vinchiaturo (CB) si tenevano le fiere boarie. Mi piacevano tutti quegli animali
    e mi sembra di sentire ancora l’”odore” che emanavano. E poi le bancarelle, e poi la musica classica suonata la sera dalle bande prevalentemente pugliesi: grazie per avermi fatto rivivere quei momenti di spensieratezza; bellissime le tue foto!

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