L’uomo senza qualità
“The Man Without Qualities” – “L’uomo Senza Qualità”, opera video dalla collezione del Malmö Konstmuseum in Svezia, è un altro appuntamento a Bari – Teatro Margherita – con l’arte contemporanea.
La Mostra è curata da Luigi Fassi su progetto di Vito Labarile e Maurizio Morra Greco con il coordinamento di Paola Marino.
Presenta per la prima volta in Italia una selezione di opere dell’istituzione svedese ed è l’esito di un’inedita collaborazione fra tre istituzioni europee, il Malmö Konstmuseum in Svezia, il Comune di Bari e la Fondazione Morra Greco di Napoli.
Intende presentare al pubblico italiano un esempio della complessità e della ricchezza di vent’anni di produzione video artistica nordica.
Prende il titolo dall’omonima opera di Lars Arrhenius del 2003, una video animazione di scene sintetiche che racconta il percorso esistenziale di un anonimo personaggio, colto dalla nascita in una famiglia della classe media europea sino alla morte.
E’ il ritratto potenziale di chiunque, dall’infanzia alla giovinezza, dalle prime esperienze lavorative sino alle difficoltà della maturità e alle disillusioni dell’età adulta, uno sguardo crudo sulla vita di un inetto nel mondo di oggi, senza riferimenti sociali, ma che evidenzia l’agguato teso dalla noia e dall’inutilità, lo spaesamento politico contemporaneo in Europa, l’evolversi in termini schizofrenici di alcuni aspetti della vita privata e familiare, paure, inquietudini e ossessioni, malinconie e fantasie sfrenate.
Nelle foto nn. 1 e 5 – l’artista Ann Lislegaar tratta di una donna colta in primo piano nell’atto di annusare silenziosamente una rosa (desiderio e malinconia). La rosa allude alla sessualità femminile, idealizzata nel gesto di desiderio, appropriazione da parte dello sguardo femminile, in una sublimazione di natura saffica che esclude ed isola dal contesto l’uomo.
La foto n. 4 “The Mad Tea Party” di Nathalie Djurberg, è una grottesca interpretazione di un incontro per il tè tra alcuni personaggi di aspetto caricaturale – una deriva verso l’erotico, l’assurdo e l’allucinatorio – una riflessione sulla violenza e sulla sopraffazione.
Le foto nn. 7 e 8: “Red shirt” dell’artista Karlotta di Santieri Tuori. Trattasi di un bambino in primo piano che gioca con una maglietta esitando ad indossarla e che si diverte in un gesto plastico a muovere le braccia e la testa per sfilarla dal collo. E’ pura fascinazione estetica in un ritmo visivo decelerato. Pare una pittura in movimento, satura di colore e intuizione visionaria.
I diciassette artisti scelti per la mostra a Bari hanno ben saputo interpretare anzitempo, con un’atmosfera di intensità ipnotica e di alto coinvolgimento emotivo, la stagione di rivolgimenti sociali ed economici che investe attualmente l’Europa, destinata ad essere marginalizzata nello scenario geopolitico.
Gli artisti sono: Nathalie Djurberg (SV), Santeri Tuori (FI), Lars Arrhenius (SV), Felix Gmelin (SV), Ronny Hansson (SV), Lisa Jeannin SV), Liisa Lounila (FI), Petra Lindholm (FI), Knut Åsdam (NO), Jesper Just (DN), Ann Lislegaard (DN), Annika Ström (SV), Marit Fölstad (NO), Peter Geschwind (SV), Elisabet Apelmo (SV), Stefan Otto (SV), Annika Larsson (SV).
La Mostra è aperta dal 27 aprile – 27 luglio 2011 (escluso il lunedì) -
Dalle ore 11 alle 13 e dalle 17 alle 21 -
Ingresso gratuito -
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peiro:
Bel reportage Diana, grande partecipazione di Donne. Saluti...
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peiro:
bel reportage, grande partecipazione di donne, ciao Diana...
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Diana Cocco:
Ciao Giovanni...
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peiro:
Grazie Diana...
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Diana Cocco:
Già, sentiremo...
Commenti (1)
emmaromanazzi scrive:
Bello il soffitto del nostro Teatro Margherita, vero Diana? Però chissà quando completeranno il restauro. La mostra? Innovativa!