Nell’Archivio di Stato, a Bari dal 9 maggio al 31 agosto 2017, per la prima volta in Puglia, sono esposte le riproduzioni fedelissime dei Guerrieri di Terracotta. La mostra è promossa dalla Regione Puglia nell’ambito del Fondo speciale cultura e patrimonio culturale, realizzata dal Teatro pubblico pugliese e curata dall’architetto Cristina Martina.

I visitatori della mostra possono ammirare 16 copie delle 8.000 statue in terracotta che vennero alla luce durante i lavori di scavo a Xi’an (1.500 metri dal tumulo imperiale), nel 1974. Questi giganti presidiano da oltre mille anni il mausoleo dell’Imperatore cinese Qin Shi Huangdi, salito al trono a soli tredici anni, e che, nel 221 a.C., diede inizio ai lavori delle mura difensive e quindi alla costruzione della Muraglia cinese, una delle strutture più sorprendenti del mondo realizzate dall’uomo. Questi guerrieri in terracotta sono stati inseriti nel patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Appena si entra nella grande sala ci sono due balestrieri in ginocchio, al centro dei leggii in legno con le spiegazioni, due file laterali dei guerrieri, sullo sfondo un guerriero ed un cavallo da battaglia, l’auriga, e tutto intorno utensili di vita quotidiana, due vasi con dragone e fiori di loto, due carri in bronzo e argento, un letto, sedie e mobili appartenenti all’arredamento cinese, gong e campanelli in ferro.

Le 8.000 sculture raffiguranti i guerrieri dell’esercito imperiale a grandezza naturale sono alte tra 1,75 e 1,95 cm. e pesano 200 kg circa. La tecnica consisteva nel compattare dei cerchi d’argilla per formare un tubo, cioè il torace, al quale venivano aggiunte le gambe e le braccia, poi dei blocchetti d’argilla per formare l’armatura, i gonnellini ed infine posizionata la testa. Le statue di questo esercito sotterraneo di terracotta sono state realizzate in maniera perfettamente realistica. Il generale con il tipico copricapo “He”, gli ufficiali con un’armatura con lungo grembiule, gli ufficiali militari con il curioso copricapo a “tavoletta”, gli ufficiali di fanteria, i guerrieri con lance e spade in legno e ferro, i fanti, gli arcieri, gli alabardieri, ma anche mandarini, servitori, musicisti e concubine esprimono dignità, orgoglio ma anche tristezza; indossano le loro uniformi e corazze, le loro particolari acconciature, e riportano le ferite e persino le mutilazioni dei loro combattimenti. Non sono tutti uguali; l’angolo di inclinazione del capo è sempre differente; ognuno di loro rappresenta la guardia imperiale che era composta dai migliori guerrieri provenienti dagli eserciti della Cina. Vi sono anche cento carri con relativi cocchieri trainati dai cavalli e persino utensili di vita quotidiana.

Info:
Archivio di Stato di Bari – via Pietro Oreste n. 45
dal lunedì al venerdì – dalle 9,00 alle 17,30
sabato – dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 20,00
costo biglietto: € 4 / ridotto € 3
tel. 080.5414813

 
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Commenti (2)


  1. Mostra molto interessante e piacevole. Belle foto, Diana!


  2. Concordo Emma – Ottima iniziativa

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